martedì,Ottobre 15 2024

Corigliano Rossano, la maggioranza litiga sulle presidenze di commissioni

Una discussione animata avrebbe coinvolto due consiglieri comunali protesi a rivestire il ruolo di presidente di più commissioni

Corigliano Rossano, la maggioranza litiga sulle presidenze di commissioni

Nelle ultime ore, la maggioranza che sostiene il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, è al centro di intense trattative riguardanti le presidenze delle commissioni consiliari permanenti e provvisorie. Queste cariche, le cui presidenze sono tradizionalmente riservate alla maggioranza, hanno suscitato dibattiti interni, nonostante l’inclusione dei nominativi dei membri della minoranza. La situazione si è fatta più complessa quando si è passati a discutere delle commissioni provvisorie, in particolare quelle relative alla questione giustizia per il Tribunale e alla nuova provincia della Sibaritide, con capoluogo Corigliano-Rossano. Secondo fonti ben informate, una discussione animata avrebbe coinvolto due consiglieri comunali protesi a rivestire il ruolo di presidente di più commissioni.

Sullo sfondo la necessità di attribuire cariche a figure d’esperienza. Parallelamente, i monogruppi del Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Verdi stanno conducendo incontri strategici per negoziare una maggiore rappresentanza nelle istituzioni, specialmente in vista delle imminenti nomine che il sindaco Stasi si appresta a effettuare per l’ampliamento dell’esecutivo. In questo contesto, è emerso anche il nome dell’onorevole Elisa Scutellà del Movimento 5 Stelle, che a settembre dovrebbe decadere dalla carica di deputato, aprendo così nuovi scenari politici.

La situazione rimane fluida, con i monogruppi che cercano di ottenere un ruolo più incisivo all’interno dell’amministrazione comunale, mentre le trattative per le presidenze delle commissioni continuano a generare tensioni all’interno della maggioranza. Le prossime ore saranno cruciali per capire se si raggiungerà un accordo o se le divisioni interne si accentueranno ulteriormente. La minoranza, nel frattempo, non dà cenni di vita circa il riconoscimento delle due commissioni “provincia” e “tribunale” ritenute entrambe una manovra fumosa.