Sibari provincia, per Flavio Stasi è «un diritto a lungo negato»
Il sindaco di Corigliano Rossano favorevole all'istituzione del nuovo Ente da lui definito «necessario» e aderente alla realtà sociopolitica dell'area
l sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha preso una posizione ferma e decisa sulla questione dell’istituzione della Provincia della Sibaritide, definendola un diritto a lungo negato. In un intervento accorato, Stasi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di superare la «sindrome di Stoccolma collettiva» che spesso paralizza le azioni politiche nel territorio. Secondo il primo cittadino, troppo spesso si tende a distogliere l’attenzione da questioni cruciali, ponendo continuamente altre priorità, con il risultato di non raggiungere mai alcun obiettivo concreto.
«Se si parla di aeroporto, bisogna pensare alle strade; si parla di strade e vanno fatte prima le ferrovie; si parla di alta velocità, ma che senso ha se mancano gli ospedali?», ha dichiarato Stasi, evidenziando come questo circolo vizioso finisca per bloccare ogni iniziativa di progresso. Tuttavia, ha avvertito che è essenziale non cadere in questo errore per quanto riguarda la Provincia della Sibaritide. «Non è la panacea di tutti i mali, ma è uno strumento istituzionale necessario, che aderisce alla realtà socio-politica di quest’area, un fatto oggettivo finora negato dalla storia».
Stasi ha ribadito che il dibattito sulla provincia non deve partire dai dettagli tecnici o giuridici, ma dalla domanda fondamentale: «Ha senso la provincia della Sibaritide?». La sua risposta è un deciso sì, sottolineando l’esistenza di un tessuto socio-politico ben definito, di un’area territoriale complessa che necessita di amministrazioni di prossimità e di una rilevanza economica, storica e culturale che sarebbe maggiormente valorizzata con un’adeguata organizzazione amministrativa.
In questo contesto, Stasi ha espresso soddisfazione per il dibattito acceso intorno alla questione, evidenziando la partecipazione di sindaci, amministratori e forze sociali. Questo confronto, secondo il sindaco, è il segnale che finalmente si può avviare un lavoro di raccordo territoriale ed istituzionale, a partire dalla piena funzionalità della Commissione Consiliare. «Nessuno vuole pennacchi o primogeniture, almeno a Corigliano-Rossano», ha dichiarato, evidenziando la volontà di guardare agli obiettivi concreti piuttosto che a questioni di prestigio personale o di campanilismo.
Stasi ha concluso con un appello all’unità e alla collaborazione tra tutti i territori interessati, sottolineando che la fusione che ha dato vita a Corigliano-Rossano rappresenta un esempio di come sfide ambiziose possano essere vinte. Ora, ha affermato, è il momento di affrontare insieme la sfida dell’istituzione della Provincia della Sibaritide, una sfida che potrebbe riscrivere la storia del territorio, rispondendo finalmente ai bisogni e alle aspettative dei suoi cittadini.