Non solo mare, la Riviera dei Cedri presa d’assalto da escursionisti e amanti della natura
La Riviera dei Cedri, estesa tra Tortora e Amantea, è molto più di mare cristallino e spiagge: è un paradiso per gli amanti della natura con fiumi, laghi, cascate e grotte. Maria Teresa Gallelli, guida esperta del territorio, svela le meraviglie nascoste di questa terra
Bello il mare cristallino e le spiagge chilometriche, ma la Riviera dei Cedri è molto, molto di più. Parola di Maria Teresa Gallelli, guida escursionistica ambientale ed esperta del territorio che per molti mesi all’anno accompagna gli escursionisti e visitatori nei sentieri naturali, esaudendo il loro sogno di perdersi nei paesaggi incontaminati. La Riviera dei Cedri, infatti, offre infinite possibilità: dalla cascata del Vuglio alle grotte del Romito, passando per le grotte di Buonvicino, la riserva naturale di Orsomarso, laghi, fiumi, colline, per gli amanti della natura c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Riviera dei Cedri, tra storia e natura
La Riviera dei Cedri, quel lembo di terra che si estende da Tortora ad Amantea, è un tripudio di fiumi, laghi, cascate, grotte, monumenti e opere d’arte, queste ultime talvolta create dall’uomo, talvolta disegnate da Madre natura. Una di queste è sicuramente la cascata di Sangineto, meglio conosciuta come cascata del Vuglio, alimentata dal torrente Sangineto e raggiungibile attraverso il suggestivo sentiero dei Sogni. «Tra l’altro, quest’anno, per la prima volta – spiega Gallelli – c’è un regolamento che prevede la contingentazione delle entrate, perché un luogo così bello deve essere tutelato». Ma ci sono tantissimi altri posti da visitare, come la grotta di San Ciriaco di Buonvicino, la Valle dell’Argentino a Orsomarso o tanti piccoli centri storici intrisi di storia. «Santa Maria del Cedro, per esempio, anche dal punto di vista architettonico sta vivendo una nuova vita e quindi è diventato un altro posto da visitare». Sulle pareti i dipinti dell’artista Antonino Perrotta raccontano di una comunità legata alle tradizioni e all’antica amicizia con il popolo ebraico.
Impossibile elencarli tutti
Difficile, persino per una guida esperta come Maria Teresa Gallelli, tenere il conto di tutti i posti, i luoghi di interesse della Riviera dei Cedri e di tutta la zona collinare e montuosa dell’entroterra cosentino. «Non dimentichiamoci che siamo a un’ora dalla parte alta del Pollino e che si può raggiungere percorrendo a piedi la strada che collega Orsomarso a Campotenese. Poi c’è un’altra strada di montagna che ci porta a poco più di un’ora dal Parco della lavanda, con percorsi escursionistici che sono facilmente percorribili anche dalle famiglie».
Anche le famiglie tra gli escursionisti
Sì, tra gli escursionisti appassionati ci sono anche intere famiglie, bambini compresi. «Quando ho iniziato, queste attività erano rivolte più agli adulti», avventurieri disposti a camminare per ore pur di godersi un paesaggio unico, introvabile altrove. «Oggi, invece, abbiamo anche tantissime famiglie». Chiaramente, si scelgono i percorsi più adatti in base a tutte le esigenze «e previo un breve colloquio». E sono proprio i bambini a dare maggiore soddisfazione grazie a un entusiasmo travolgente, capace di far dimenticare anche caldo e stanchezza. Oltretutto, escursioni e visite guidate sono un modo semplice e immediato per socializzare. «Esatto, succede spesso che gruppi misti di famiglie finiscano con il fare amicizia tra di loro». Un motivo in più per esplorare la Riviera dei Cedri e le sue infinite risorse.