lunedì,Settembre 9 2024

L’INTERVISTA | Candida Tucci: «Perché Confapi si schiera a favore della città unica»

La presidente della filiera sanità, Candida Tucci, racconta la sua audizione nella prima commissione regionale e quali sono, a suo avviso, i vantaggi della conurbazione

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La Confapi, federazione delle piccole e medie imprese italiane, è stata la prima parte sociale audita in prima commissione regionale sulla fusione fra Cosenza, Rende e Castrolibero. In assenza del presidente Franco Napoli è toccato a Candida Tucci, presidente della filiera sanità, essere ascoltata dalla presidente Luciana De Francesco e dagli altri consiglieri.

«Dopo una consultazione con i presidenti delle tredici filiere di cui è composta la nostra organizzazione – dice Candida Tucci dagli studi di Cosenza Channel – abbiamo espresso parere favorevole a questo processo di fusione. Tutti i presidenti in questo senso hanno restituito feed back positivi. Questo perché i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero sono un agglomerato urbano senza soluzione di continuità, ma scontano una frammentazione amministrativa che non corrisponde alla realtà del territorio».

Tucci porta come esempio proprio il suo settore dove si vive quotidianamente un paradosso. Cosenza, insieme ad altri tredici comuni, fa parte del distretto socio-sanitario 1; Rende, insieme a Castrovillari, fa parte invece del distretto numero 2. Questo comporta regole e procedure diverse anche per chi abita a pochi metri di distanza, da un palazzo all’altro magari.

C’è quindi un’esigenza, che avvertono gli imprenditori, che è quella della semplificazione amministrativa e di una Pubblica amministrazione più smart. Ma c’è anche una prospettiva di crescita interessante perché la fusione porterà alla nascita di una città di 108mila abitanti. Una città quindi più attrattiva in controtendenza allo spopolamento che si registra in Calabria.

Altro punto riguarda la programmazione che, per un territorio urbanisticamente omogeneo, finalmente avrà una visione unica. L’impressione della Tucci, infatti, è che molte occasioni sono state perse per l’assenza di una linea amministrativa univoca. Così adesso i tre centri urbani sono privi di servizi messi in comune.

Non preoccupa invece la situazione economico-finanziaria del Comune di Cosenza. La Tucci sostiene che le procedure di liquidazione commissariale proseguiranno per la loro strada, mentre i tre comuni avranno in dote maggiori trasferimenti dallo Stato come previsto dalla legge nazionale. Anche sul fronte delle tariffe non ci dovrebbero essere sorprese per i cittadini con la pressione fiscale che dovrebbe rimanere invariata. In apertura di articolo la video intervista completa a Candida Tucci, presidente della filiera Sanità di Confapi.