lunedì,Settembre 9 2024

Concessioni balneari in Italia prorogate per i prossimi tre anni, accordo Roma-Bruxelles

Le nuove regole prevedono che le gare per l'assegnazione delle concessioni inizino entro giugno 2027

Concessioni balneari in Italia prorogate per i prossimi tre anni, accordo Roma-Bruxelles

Le concessioni balneari italiane sono da anni un tema di grande interesse e discussione. L’approvazione della Direttiva Bolkestein da parte dell’Unione Europea nel 2006 ha segnato un punto di svolta cruciale per il settore. Direttiva concepita per liberalizzare il mercato dei servizi all’interno dell’UE, ha sollevato importanti questioni riguardanti le concessioni sul demanio marittimo italiano, in particolare in merito all’apertura del mercato a nuovi operatori.

Cronistoria della Direttiva Bolkestein in Italia

L’applicazione della Direttiva Bolkestein in Italia ha incontrato numerose resistenze, soprattutto in Calabria dove il presidente della Regione, Roberto Occhiuto prima dell’inizio dell’estate aveva detto no alla norma europea. Gli attuali concessionari balneari, infatti, si sono opposti all’idea di vedere messe all’asta le loro concessioni, acquisendo nel tempo un’importanza economica e sociale considerevole. Per anni, si è dibattuto su come adattare la normativa italiana a quella europea, cercando di bilanciare la necessità di aprire il mercato con la volontà di tutelare chi, nel tempo, ha costruito la propria attività sul demanio marittimo.

Il governo italiano ha più volte prorogato la scadenza delle concessioni, spostando l’adozione di una normativa chiara e definitiva. La mancanza di una soluzione condivisa ha portato la Commissione Europea a intraprendere una procedura di infrazione contro l’Italia, sollecitando una riforma del settore in linea con la direttiva.

Concessioni balneari, nuove regole

Finalmente, dopo lunghe trattative, Italia e UE hanno raggiunto un accordo che prevede l’estensione delle concessioni attuali fino a settembre 2027. Tale compromesso offre agli attuali concessionari un periodo di tempo ulteriore per prepararsi alla transizione verso il nuovo sistema.

Le nuove regole prevedono che le gare per l’assegnazione delle concessioni inizino entro giugno 2027. La durata delle nuove concessioni sarà compresa tra un minimo di 5 anni e un massimo di 20 anni, garantendo ai concessionari un periodo sufficiente per ammortizzare i propri investimenti. Inoltre, i nuovi concessionari dovranno assumere i lavoratori impiegati nella precedente concessione, assicurando una continuità occupazionale per coloro che hanno contribuito al successo dell’attività.

Per chi perderà la concessione, è previsto un indennizzo a carico del nuovo concessionario. Questo risarcimento coprirà il valore dei beni non ancora ammortizzati e degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.

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