lunedì,Settembre 9 2024

Trebisacce, il consiglio comunale dice no all’autonomia differenziata

La posizione di contrarietà espressa dal sindaco Mundo è stata condivisa da tutta la maggioranza e anche dall'opposizione, solo due le astensioni

Trebisacce, il consiglio comunale dice no all’autonomia differenziata

Preoccupazione per le conseguenze sul Sud Italia: il sindaco Mundo e la maggioranza consiliare esprimono una netta contrarietà alla riforma che potrebbe minare l’uguaglianza dei cittadini e la coesione nazionale.

Il Comune di Trebisacce ha espresso una netta contrarietà alla proposta di Autonomia Differenziata avanzata dal Ministro Roberto Calderoli. La posizione è stata delineata con chiarezza dal sindaco Franco Mundo durante la conclusione del dibattito tenutosi in Consiglio Comunale. La discussione, introdotta dal vice-sindaco Maria Domenica Aino, ha evidenziato le profonde divisioni che questa riforma potrebbe causare, mettendo a rischio l’unità nazionale e compromettendo l’uguaglianza dei cittadini, soprattutto nelle regioni del Sud Italia.

La proposta, come evidenziato dal vicesindaco Aino, permette alle Regioni a Statuto Ordinario di esercitare un’autonomia pressoché totale su 13 materie fondamentali, tra cui sanità e istruzione. Questa prospettiva ha sollevato serie preoccupazioni, soprattutto in relazione ai Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) in sanità, che rischierebbero di essere ulteriormente compromessi in un’area già penalizzata come il Sud.

Il dibattito in Consiglio Comunale ha visto anche l’intervento critico dei consiglieri di Minoranza, Antonio Cerchiara, Mariateresa Petta e Antonio Aurelio, che hanno condiviso i loro dubbi sulla Legge-Calderoli, ritenendo che possa creare ulteriori disparità tra le regioni italiane. Nonostante ciò, il voto sulla delibera ha visto l’astensione dei consiglieri Cerchiara e Francesca Paolino, mentre tutti gli altri presenti hanno votato a favore della posizione del sindaco.

L’argomento dell’Autonomia Differenziata ha dominato la seduta del Consiglio, nonostante l’approvazione unanime di altri punti all’ordine del giorno, come il Regolamento per la trasmissione in streaming delle sedute consiliari e il Piano delle Opere Pubbliche per il triennio 2024-2026.

La legge proposta da Calderoli, sebbene sostenuta principalmente dalla Lega, non ha ricevuto un consenso unanime neanche tra le forze di governo e ha suscitato particolare opposizione nelle regioni del Sud. Il Consiglio Comunale di Trebisacce si unisce dunque al coro di critiche, esprimendo una forte preoccupazione per gli effetti che questa riforma potrebbe avere sul tessuto sociale ed economico del Mezzogiorno, oltre che sulla coesione del Paese. L’astensione di alcuni consiglieri di Minoranza, pur non rappresentando un voto contrario, non attenua il messaggio di bocciatura che emerge chiaramente dalla discussione consiliare.