venerdì,Ottobre 4 2024

Guardie mediche, la Regione rassicura: non ci sarà alcuna riduzione

In Calabria, la riorganizzazione della continuità assistenziale non prevede riduzioni senza l'attivazione di nuovi presidi.

Guardie mediche, la Regione rassicura: non ci sarà alcuna riduzione

In Calabria, il sistema di assistenza sanitaria sta vivendo un’importante fase di ristrutturazione. La Regione ha annunciato che non ci sarà alcuna riduzione delle ex guardie mediche senza che siano stati prima attivati i nuovi presidi e strumenti di assistenza territoriale destinati a sostituire gradualmente le attuali strutture di continuità assistenziale. Questo intervento fa parte di una più ampia riforma che mira a migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi sanitari regionali.

L’Accordo Integrativo Regionale (AIR) e l’Accordo Collettivo Nazionale (ACN)

L’Accordo Integrativo Regionale (AIR), recentemente siglato dal Dipartimento tutela della salute e servizi socio-sanitari, dai sindacati e dalla struttura commissariale, recepisce le linee guida stabilite dall’Accordo Collettivo Nazionale (ACN). Secondo l’ACN, la continuità assistenziale, precedentemente gestita dalle ex guardie mediche, dovrà essere garantita da un medico ogni 5.000 abitanti. Tuttavia, considerando che il servizio può essere assicurato con la presenza di 4 medici, ogni postazione di continuità assistenziale dovrà coprire circa 20.000 abitanti. Pertanto, in Calabria saranno necessarie circa 100 postazioni di questo tipo.

Carenze storiche

In Calabria, le carenze storiche della rete territoriale hanno impedito un’assistenza sanitaria adeguata e capillare su tutto il territorio regionale. Di conseguenza, la regione non può procedere immediatamente a una revisione completa della continuità assistenziale senza prima rafforzare la rete territoriale esistente. Questo processo riorganizzativo è parte di una strategia più ampia che prevede numerosi interventi volti a potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio.

Nuove strutture e servizi

Tra le iniziative incluse nella riforma ci sono:

  • Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT): Creazione di aggregazioni di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta su tutto il territorio regionale per una gestione più coordinata della salute.
  • Centrali Operative Territoriali (COT): Due delle quali sono già state attivate, con l’obiettivo di coordinare e ottimizzare le risposte sanitarie.
  • Case di Comunità: Strutture destinate a garantire servizi sanitari di base e supporto alle persone in un contesto locale.
  • Rete Emergenza 118: Completamento e potenziamento della rete di emergenza per garantire risposte tempestive e efficaci.
  • Numero Unico di Continuità Assistenziale 116117: Attivazione di un numero unico per migliorare l’accesso alla continuità assistenziale.

Tutela per i Comuni disagiati

L’AIR prevede anche una particolare forma di tutela per i Comuni disagiati, che saranno supportati nel processo di transizione e riorganizzazione, per garantire che nessuna area rimanga scoperta e che tutti i cittadini possano accedere ai servizi necessari.

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