venerdì,Ottobre 4 2024

Tagli ai fondi e gestione commissariale: dubbi sull’Agenda Urbana 21-27 per Rende e Cosenza

La Regione ha ridotto di 21 milioni di euro i fondi per Cosenza e Rende nell'Agenda Urbana 21-27

Tagli ai fondi e gestione commissariale: dubbi sull’Agenda Urbana 21-27 per Rende e Cosenza

«Nei giorni scorsi siamo già intervenuti sulle prospettive legate ad Agenda Urbana 21-27. In primo luogo, abbiamo denunciato la decisione della Regione, guidata dall’on. Occhiuto, che, da un lato, vuole imporre, con metodi antidemocratici, la “Grande Cosenza”, mentre, dall’altro lato, ai comuni di Cosenza e Rende sottrae ben 21 milioni di euro sulla nuova Agenda Urbana, che rappresentano una decurtazione del 40% rispetto agli importi ottenuti nei precedenti POR». Così in una nota i Riformisti di Rende.

«A tal proposito, osserviamo, con infinita tristezza, il silenzio assordante su questo vero e proprio scippo dei signori Commissari, che reggono il comune di Rende, e, ahinoi!, dell’amministrazione comunale di Cosenza. In secondo luogo, abbiamo ammonito i signori Commissari che a loro non compete, sotto il profilo democratico e politico, la elaborazione della programmazione di Agenda Urbana 21-27, in quanto decisioni così importanti per il futuro della comunità rendese debbono essere affidate ai futuri amministratori, che saranno democraticamente eletti e non a funzionari e/o dirigenti, in servizio o in quiescenza, inviati dal Ministro dell’Interno.

Del resto, l’avvio della programmazione, con un breve ritardo di qualche mese, non comprometterebbe certamente la possibilità di centrare, con la futura Agenda Urbana, importanti obiettivi di progresso e di sviluppo per il territorio di Rende, per come in un passato non lontano è già avvenuto. A conferma di questo nostro convincimento, apprendiamo che i Commissari hanno intenzione di inserire il parco Robinson nella nuova programmazione per chiudere, udite, udite!, nelle ore notturne tutti gli accessi al grande parco voluto e realizzato dai rifomisti in un quindicennio di duro lavoro. Intendiamoci, noi non siamo contrari alla chiusura del parco di notte, poiché questo patrimonio dei cittadini rendesi deve essere salvaguardato da atti di vandalismo e/o da pericolose frequentazioni. I signori Commissari (che certamente sono degli esperti per “sprangare” luoghi pubblici come ad esempio l’accesso alla sede comunale) dovrebbero sapere, però, che il parco Robinson è munito di porte di ferro per chiudere gli accessi nel periodo notturno, per cui basterebbe un minimo di conoscenza dei luoghi al fine di emettere le relative ordinanze ed i relativi ordini di servizio, per coloro che le ordinanze dovrebbero eseguire. Dunque, per iniziative di così ordinarissima amministrazione non vi è la necessità di ricorrere, addirittura, ai fondi europei. Cogliamo l’occasione, infine, per segnalare lo stato di degrado e di totale abbandono della parte est del predetto parco Robinson. Per riconsegnarlo, in tempi brevi, al godimento della cittadinanza basterebbe un po’ di cura, magari affidata alla Rende Servizi, per il taglio dell’erba, per il riempimento del grande lago dopo un’accurata pulizia del sito e per il rispristino dei giochi. Peraltro, sia il lato ovest, aperto al pubblico, sia il lato est, abbandonato a sé stesso, richiederebbero una efficace derattizzazione. Invece di inutili proclami, quindi, ci sono le condizioni organizzative e di personale per fare, per fare, per fare. In chiusura, un pensiero va alle piste ciclabili. L’intero percorso è cervellotico, inagibile e pericoloso. Ma il tratto che va dal ponte Giacomantonio al viale Principe, è addirittura demenziale. Prevede, infatti, ben cinque attraversamenti di grandi arterie, spesso percorse a sostenuta velocità. Che tristezza l’uso distorto dei fondi europei, sia POR e sia PNRR».

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