Autonomia differenziata, Occhiuto: «Non la temo, ma ho paura di come la raccontiamo per un capriccio della Lega»
Il Governatore lancia messaggi agli alleati, ma elogia Giorgia Meloni: «E' ancora meglio di come l'avevo conosciuta da parlamentare»
«Non sono contro l’Autonomia differenziata, perché l’Autonomia differenziata nella mia Regione io me la sono già presa a legislazione vigente. Me la sono presa quando ho portato i medici cubani, me la sono presa quando ho portato Uber: siamo gli unici in Italia che stanno rilasciando – dopo aver ribaltato un’impugnativa voluta da Salvini – le licenze per gli Ncc. Non ho paura, dunque, dell’Autonomia differenziata, e non la temo. Temo il modo nel quale il centrodestra è arrivato a raccontare l’autonomia differenziata, per un capriccio della Lega». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, intervenendo alla festa di Forza Italia Giovani, in corso a Bellaria (Rimini).
«Il testo dell’Autonomia differenziata approvato dal Parlamento è stato molto migliorato grazie al lavoro di Antonio Tajani, grazie ai nostri ministri, grazie ai nostri senatori. Se si applica quel testo – ribadisce il Governatore – abbiamo garanzie per il Sud, perché si potranno fare le intese solo se si finanzieranno prima i Lep, superando la spesa storica. L’ultimo Lep finanziato in Italia, ad esempio, è quello degli asili nido, e guarda caso da allora al Mezzogiorno stanno arrivando tantissime risorse per gli asili nido. Ma adesso non diamo altri pretesti a chi ha reso ideologico questo dibattito, per questo ho chiesto prudenza, e ho chiesto di valutare con attenzione anche le materie non Lep».
Occhiuto e diritti, nolo Autonomia differenziata
«Sono fra quelli che hanno una considerazione enorme del nostro presidente del Consiglio. Conoscevo Giorgia Meloni perché stavo in Parlamento con lei. Vi devo dire che mi ha stupito ancora di più quando ha cominciato a governare, perché è persino più brava di come io la ritenessi. Ha determinazione, rigore, ha voglia di cambiare il Paese, un’onestà intellettuale straordinaria» ha aggiunto Occhiuto da Rimini. Discostandosi dal tema dell’Autonomia differenziata, ha poi ribadito quello che è lo spazio che Forza Italia è intenzionato ad occupare nello scacchiere politico.
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«Come ci arriviamo al 20%? Ci arriviamo continuando a fare quello che sta facendo Tajani, provando a riempire lo spazio enorme che c’è tra la Schlein e la Meloni. Uno spazio che nemmeno il presidente Berlusconi ha mai sperimentato nella sua esperienza, perché negli scorsi anni alla guida del Pd c’erano Renzi, Letta, Prodi, leader che venivano percepiti dall’elettorato come dirigenti moderati. Oggi no, oggi un elettore moderato non se la sente di stare con la Schlein, e noi possiamo essere quelli che aggregano questo tipo di voto se riusciamo, nell’interesse del centrodestra, ad essere non come quelli che vogliono segnare la differenza ad ogni costo – perché Berlusconi ci ha insegnato che il primo valore per chi è di Forza Italia è l’unità del centrodestra -, ma come quelli che fanno battaglie un po’ di avanguardia come quelle che ha fatto Antonio Tajani insieme al gruppo di Forza Italia in queste settimane sui diritti civili e sullo Ius Scholae».