Partito democratico, alleanze da definire. Le posizioni sulla città unica a Rende si capovolgono
L'area dei democrat contraria alla fusione flirta con il Laboratorio che si è detto possibilista. La Federazione Riformista, fermamente indipendentista, dialogava con le altre correnti che invece sono a favore. Un paradosso
Il Partito Democratico cosentino si appresta a vivere le giornate della Festa de L’Unità organizzata dal circolo bruzio. Domani si terrà la conferenza stampa di presentazione dei quattro giorni che animeranno piazza Carratelli: dal 12 al 15 settembre si parlerà di Sanità, Autonomia differenziata, Alta velocità, diritti sociali e città unica.
Come noto la Federazione provinciale, con la benedizione del Nazionale, ha sposato la linea espressa da Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci (assenti alla Festa de L’Unità) al momento del voto in Consiglio regionale: sì alla fusione dopo lo slittamento al 2027 per perfezionare la legge. Il circolo, invece, è per il no tanto da inserire nel titolo del panel la dicitura “referendum farsa” ed invitare 7 relatori su 9 fermamente contrari. La posizione non unitaria del Pd sulla città unica Cosenza-Rende-Castrolibero si intreccia con le alleanze rendesi. Ad oggi, infatti, potrebbero incredibilmente risultare un paradosso.
Il Pd tra fusione ed elezioni a Rende
Dopo un antipasto vibrante di campagna elettorale, a Rende i toni del battage mediatico si sono abbassati. Dal Municipio non arrivano segnali, in un senso o nell’altro, da parte dei commissari, pertanto Federazione Riformista e Laboratorio Civico si sono limitati alle schermaglie del caso. L’unico elemento di novità è arrivato da Sinistra Italiana. Alla presenza di Fratoianni, Antonio Curcio, coordinatore del circolo dell’Area urbana (nome che potrebbe essere tutto un programma…), ha detto che a Maria Pia Funaro è stato dato mandato di vagliare possibili convergenze con tutti coloro che sono stati all’opposizione durante i 9 anni di Manna. Quanto bastava per far risentire il gruppo dell’ex sindaco, in particolare Lisa Sorrentino e Annamaria Artese che le avevano espresso solidarietà dopo la rottura con Franz Caruso a Palazzo dei Bruzi.
Nello scacchiere politico attuale va contestualizzato il singolare posizionamento delle varie aree del Partito Democratico. Come noto, Nicola Adamo era in prima fila all’ultima conferenza tenuta dall’avvocato penalista, cosa che lascia ipotizzare una sinergia già consolidata nel tempo. Ma se il circolo del Pd di Cosenza, su cui esercita un forte appeal, è per le barricate alla legge regionale sulla città unica, dal Laboratorio Civico sono arrivate aperture importanti. In primis quella di Lisa Sorrentino. Non è questa, però, l’unica anomalia in salsa democrat.
Fino ai mesi scorsi la Federazione provinciale del Partito Democratico aveva iniziato a dialogare con i Riformisti di Sandro Principe e con AttivaRende di Mimmo Talarico. Fu lo stesso segretario Vittorio Pecoraro a parlarne. Se da un lato, come spiegato sopra, è arrivata un’apertura convinta all’ipotesi di fusione, dall’altro si incarna l’animo più pugnace degli “indipendentisti”. Tanto che allo stesso Principe è stato chiesto di porsi a capo del comitato popolare per il no. Insomma, la lotta per la leadership interna del Pd si intreccia inesorabilmente con l’ipotesi di elezioni a Rende ed oggi le caselle non si incastrano in nessun modo.