venerdì,Ottobre 4 2024

Festa dell’Unità a Cosenza, polemiche per la piazza data gratis al Pd

Non pagherà il canone di occupazione del suolo pubblico, l'opposizione contro il sindaco: «Favoritismo che tradisce un atteggiamento padronale»

Festa dell’Unità a Cosenza, polemiche per la piazza data gratis al Pd

Il Partito democratico di Cosenza non pagherà la tassa di occupazione di suolo pubblico per la Festa dell’Unità in programma sul tratto iniziale dell’isola pedonale, proprio davanti a Palazzo dei bruzi. «Siamo lieti di apprendere che l’enorme massa debitoria del Comune di Cosenza, sempre agitata come uno spauracchio dal Sindaco Franz Caruso, non era poi così ingente – ironizza l’opposizione consiliare – I “compagnucci della parrocchietta”, per tutta la durata della loro manifestazione, ben quattro giorni, saranno i primi beneficiari della raggiunta floridezza delle casse comunali».

In una nota congiunta, i nome consiglieri comunali d’opposizione rilevano che il pagamento per l’occupazione di «una cospicua metratura come quella di Largo Carratelli, luogo di svolgimento dei festeggiamenti piddini, avrebbe fruttato alle “tasche” del Comune una non irrilevante entrata economica, ma il sindaco, si sa, si intenerisce facilmente quando si tratta dei propri amici, soprattutto quando si tratta del Partito democratico. E chi se ne importa se agli esercenti delle attività commerciali cosentine è stata imposta una maggiorazione del canone di occupazione degli spazi che vengono occupati per la loro attività lavorativa, con buona pace anche di tutte quelle associazioni, non solo partitiche, che hanno sempre versato il ticket stabilito dal regolamento comunale per fruire sia del suolo che degli spazi comunali al chiuso, come teatri e quant’altro di pertinenza del Comune. Mica sono del Pd!».

Secondo Francesco Caruso & co., «il favoritismo messo in atto dal sindaco è grave perché tradisce un atteggiamento padronale rispetto ai beni pubblici applicando una scontistica anzi, in questo caso, una vera e propria gratuità, per la fruizione di quei beni solo ai propri sodali di maggioranza in giunta i quali, al contrario, dovrebbero dare l’esempio di come si pratica la buona amministrazione in tempi di dissesto finanziario. E nonostante sappiamo bene che a questa nota seguirà la solita risposta da «asilo Mariuccia» – “ma anche voi del centrodestra quando governavate avete fatto” – con a seguire l’elenco delle presunte parzialità messe in atto dalla nostra parte politica, il dato di realtà resta ed è grave: basta essere iscritti al Partito democratico per ottenere quel che si vuole, soprattutto quando si tratta di non contribuire al buon andamento dell’economia cittadina. Confermando ancora una volta il metodo di questa amministrazione che continua ad applicare due pesi e due misure».

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