Il sogno della colonia di Camigliatello è ancora lontano. La location è da horror movie | FOTO
Entro giugno del 2025 i lavori alla Colonia dovranno essere terminati pena la perdita dei fondi messi a disposizione di quasi 4 milioni di euro.
Il 25 ottobre del 2023 le ultime notizie davano la Colonia di Camigliatello vicina al famoso restyling. Il Ministero dell’Ambiente ha finanziato due anni fa, con 3 milioni di euro, un progetto di recupero nell’ambito del programma Clima Parchi. Il presidente del Parco della Sila, Francesco Curcio, che gestisce la struttura in comodato d’uso, aveva spiegato che il motivo del blocco era da ascrivere agli aumenti dei costi dei materiali che avevano reso i fondi messi a disposizione insufficienti. Questo ostacolo non è ancora superato e del progetto di recupero non se ne parla più.
Situata nel cuore di Camigliatello, seminascosta dalla vegetazione, la Colonia oggi è la perfetta location per un horror movie. Di nuovo c’è solo una recinzione arancione recisa. Le porte sono state spaccate ed è possibile entrare o almeno spiare dentro. Gli interni sono pieni di spazzatura, materassi vecchi, sporcizia e calcinacci, siringhe usate. Non è da escludere che qualcuno bivacchi tra le stanze che un tempo ospitavano i bambini nei mesi estivi.
La scadenza è vicina
L’anno scorso è arrivato un “rinforzo” finanziario: un ulteriore milione di euro è stato approvato, portando il budget complessivo a 4 milioni di euro per la messa in sicurezza e la riqualificazione della Colonia. La scadenza del giugno 2025 rappresenta la data ultima da rispettare se non si vogliono perdere i fondi, insomma manca meno di un anno per appaltare i lavori, svolgerli e terminarli.
Gli interventi previsti comprendono anche la delicata manutenzione della chiesetta che, promettono, rimarrà intatta, mentre solo una delle due stalle potrà essere recuperata, poiché l’altra è in condizioni troppo precarie per essere salvata. Attorno alla struttura, dove ora si trovano solo foglie e terra, sorgeranno nuovi spazi verdi, e l’interno verrà trasformato per ospitare una Scuola della Montagna e aree museali ed espositive, ma immaginarlo adesso è uno sforzo di fantasia notevole.