Lettere anonime contro i concorsi: perché l’Asp di Cosenza fatica ad assumere nuovi medici
Il direttore sanitario Martino Rizzo spiega a LaC News24 le difficoltà nel reclutare nuovi medici: «Le lettere anonime annunciano falsi "vincitori" e intimidiscono i commissari d’esame, che poi rinunciano ai loro incarichi. Abbiamo denunciato tutto alle forze dell'ordine.»
La situazione è paradossale e, sebbene possa suscitare ironia, sarcasmo e incredulità, è la pura verità. Non bastassero le gravi problematiche della sanità calabrese, intrappolata in una spirale negativa da cui non riesce a liberarsi nonostante gli sforzi, se a questi problemi atavici si aggiunge la mano – maligna nel vero senso della parola – dell’uomo, è chiaro che la “luce” rimane ancora lontana. Ciò che sta accadendo negli ultimi mesi – sebbene tali fenomeni siano sempre esistiti – è davvero assurdo e privo di spiegazioni logiche, nonostante sia tutto documentato e denunciato alle forze dell’ordine.
Riavvolgiamo il nastro. «Bene i medici cubani – affermava ieri pomeriggio il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Davide Tavernise, rivolgendosi al presidente-commissario Roberto Occhiuto – ma perché i concorsi sono bloccati?». Ebbene, una delle tante repliche che si potrebbero fornire a quel quesito è tutt’altro che scontata e ha dello sconvolgente.
«Perché i commissari prima accettano l’incarico nelle commissioni giudicatrici e poi si ritirano», risponde Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, una di quelle che in Calabria sta patendo il problema. Quale? «Quello delle lettere anonime», spiega a LaC News24 il manager dell’Asp cosentina. (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)