martedì,Giugno 24 2025

Nigeriani e italiani accusati di narcotraffico a Cosenza, chieste quattro condanne | NOMI

La Dda di Catanzaro sollecita pene comprese tra cinque e otto anni per gli imputati che hanno scelto il processo in abbreviato

Nigeriani e italiani accusati di narcotraffico a Cosenza, chieste quattro condanne | NOMI

Otto anni di carcere per Michael Emeca Okere, sei per Mattia Namik Sposato e Ibrehim Yakubu, cinque anni e cinque mesi a Benedict Amadi. Sono le richieste di condanna avanzate oggi a carico di quattro delle ventiquattro persone, nigeriane e italiane, accusate di far parte di un’organizzazione che, prima di essere sgominata dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, il 31 luglio del 2023, aveva trasformato l’autostazione e zone limitrofe in una piazza di spaccio.

Il quartetto costituisce il blocco di imputati che ha scelto di essere giudicato in abbreviato e a loro è stata dedicata la requisitoria del pm Giuseppe Cozzolino, applicato alla Dda di Catanzaro nell’ambito di questa inchiesta. Per Yakubu, che dopo l’arresto ha confessato le proprie responsabilità, accusando anche i propri complici, la Procura ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti della collaborazione.

Dopo la requisitoria del pubblico ministero, l’udienza è proseguita con l’arringa dell’avvocato Antonio Spataro, difensore di Okere e Amadi, che si è prodigato per dimostrare l’estraneità dei suoi assistiti dal gruppo criminale. I due, domiciliati a Rosarno, sono considerati fornitori dell’associazione a delinquere che avrebbe al proprio vertice Kingsley Nwigwe, meglio noto come “Obinna”. Quest’ultimo ha scelto di essere processato con il rito ordinario insieme ad altre diciannove persone.

Per quanto riguarda gli abbreviati, i lavori riprenderanno a dicembre con le discussioni degli avvocati Elide Chiappetta e Pasquale Filippelli. Seguirà la pronuncia della sentenza di primo grado.         

Articoli correlati