martedì,Giugno 24 2025

Addio a Lea Pericoli, icona del Tennis italiano e simbolo di eleganza

Dopo aver giocato ai massimi livelli, ha raccontato lo sport con passione attraverso articoli e programmi televisivi, diventando una pioniera della narrazione sportiva femminile

Addio a Lea Pericoli, icona del Tennis italiano e simbolo di eleganza

Lea Pericoli, una delle più grandi icone del tennis italiano, è morta all’età di 89 anni. Conosciuta come la “signora del tennis”, Lea ha incarnato classe, stile ed eleganza in ogni fase della sua carriera. Dopo aver giocato ai massimi livelli, ha raccontato lo sport con passione attraverso articoli e programmi televisivi, diventando una pioniera della narrazione sportiva femminile.

La storia di Lea Pericoli

La carriera di Lea Pericoli è stata costellata di record: con 27 titoli nazionali vinti in singolare, doppio e doppio misto, ha segnato un’era nel tennis italiano. Tra i suoi risultati più importanti nei tornei del Grand Slam, si contano le quattro partecipazioni agli ottavi di finale al Roland Garros e le tre volte in cui ha raggiunto gli ottavi a Wimbledon.

Per ben 14 anni, dal 1959 al 1976, Lea è stata numero 1 in Italia, un risultato ancora imbattuto. Ha rappresentato l’Italia in 29 incontri di Coppa Davis, collezionando 8 vittorie in singolare e 6 in doppio. A livello internazionale, ha trionfato in tornei prestigiosi come Crans Montana, Bastad, Palermo, Genova, e molti altri, fino al 1970.

Il suo talento non si è fermato al singolare. In doppio, Lea ha vinto diversi titoli, tra cui tre volte il torneo di Montecarlo e due volte a Gstaad. Inoltre, ha giocato cinque finali agli Internazionali d’Italia con Silvana Lazzarino, formando una delle coppie più iconiche del tennis femminile italiano.

Nata ad Addis Abeba durante il periodo della Guerra d’Etiopia, Lea Pericoli ha iniziato il suo viaggio nel tennis in Africa, per poi trasferirsi in Kenya, dove ha perfezionato il suo stile. La sua passione per il tennis è sbocciata definitivamente in Italia, quando a 17 anni ha deciso di fare di questo sport la sua carriera. «Il tennis mi ha insegnato a combattere ogni giorno», ha dichiarato, sottolineando come lo sport le abbia dato la forza di affrontare non solo le sfide sportive, ma anche due duri tumori, uno all’utero nel 1973 e uno al seno nel 2012.

Il cordoglio

Oggi il Presidente Angelo Binaghi e tutto il movimento del tennis italiano rendono omaggio a questa grande campionessa. «Lea è stata un esempio di forza, coraggio e passione», ha affermato, ricordando la sua eredità indelebile nel mondo dello sport.

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