Castrovillari, condannato Lo Polito per il dissesto del Comune. Per lui multa e 10 anni di interdizione
Tre amministratori giudicati responsabili del default del Municipio, per loro anche delle sanzioni pecuniarie. Annunciati dei ricorsI
A Castrovillari sembrano svanire le effettive possibilità di prossime future candidature (Consiglio regionale o Parlamento) per l’attuale sindaco Domenico Lo Polito del Partito democratico. Le vicende politiche, amministrative e giudiziarie della cittadina ai piedi del Pollino sono rimaste silenti per ben due mesi e mezzo. La sentenza è dello scorso 18 luglio e le sue motivazioni – contenute in una cinquantina di pagine – sono state depositate il successivo 15 agosto.
A metà dello scorso mese di luglio, infatti, la Sezione giurisdizionale regionale della Corte dei conti di Catanzaro, ha condannato l’attuale sindaco in carica Mimmo Lo Polito e un assessore della sua attuale giunta, Pasquale Pace, insieme a due ex assessori esponenti delle sue giunte precedenti, Giuseppe Russo, che siede nel Consiglio comunale in carica come capogruppo del Pd e Aldo Visciglia che è stato esponente d’una lista civica. I quattro amministratori castrovillaresi sono stati ritenuti responsabili del dissesto finanziario dichiarato dal Consiglio comunale il 24 giugno del 2019 “per colpa grave”.
Il processo della magistratura contabile era stato promosso dalla Procura regionale della Corte dei Conti, non solo nei confronti dei quattro condannati, ma anche dell’ex vicesindaca ed attuale consigliera Pd Francesca Dorato e dell’ex assessora Maria Silella, le quali sono state scagionate dalle responsabilità che venivano loro addebitate dalla Procura. Ai quattro condannati sono state inflitte sanzioni pecuniarie da corrispondere in favore del Comune di Castrovillari che sarebbe stato da loro danneggiato.
Se la sentenza passerà in giudicato, il sindaco Lo Polito dovrà pagare quasi 28 mila euro, Pace, Visciglia e Russo poco più di 3 mila ciascuno, oltre alle spese di giudizio poiché promotori d’un ricorso alla Corte dei Conti stessa. Al netto delle sanzioni pecuniarie inflitte, la statuizione più severa nei confronti dei condannati è il suo «effetto dichiarativo, automatico e conseguenziale, della sussistenza dei presupposti per l’applicazione delle sanzioni interdittive o di status» che dovrebbero essere irrogate dall’autorità amministrativa competente, vale a dire il prefetto. I condannati, infatti, non potrebbero ricoprire, per un periodo di 10 anni, incarichi d’assessore comunale a Castrovillari, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati.
Per effetto della sentenza, il sindaco Lo Polito non sarebbe candidabile per un periodo di 10 anni alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Agli effetti della stessa sentenza, i condannati non potrebbero altresì ricoprire per un periodo di tempo di 10 anni le cariche d’assessore comunale, provinciale o regionale né alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Attraverso i loro legali, Lo Polito, Pace, Visciglia e Russo certamente proporranno ricorso per opposizione. (Alessandra Bruno)