sabato,Novembre 2 2024

Cosenza prima per reati come usura ed estorsione. I dati del report di Libera

La presentazione in riva allo Stretto del dossier “La Calabria, le Calabrie, storie di illegalità, percorsi di impegno” in vista di Contromafiecorruzione in programma dal 18 al 20 ottobre presso la Scuola di Polizia di Vibo Valentia

Cosenza prima per reati come usura ed estorsione. I dati del report di Libera

Presentato presso la sede di Libera a Reggio, il dossier “La Calabria, le Calabrie, storie di illegalità, percorsi di impegno”. Così Il percorso verso Contromafiecorruzione, l’evento nazionale di Libera che approda in Calabria, presso la Scuola di Polizia di Vibo Valentia, dal 18 al 20 ottobre, ha fatto tappa anche in riva allo Stretto. Il report fotografa l’impatto della cosiddetta variante criminalità, una sorta di long covid innervatosi nel sistema durante la pandemia, sul Paese. Dopo la tappa crotonese, ieri quella reggina presso la sede di Libera, prima dell’appuntamento a Catanzaro del 14 ottobre.

Il report

Libera ha elaborato i dati (fonte Servizio Analisi Criminale – Direzione Centrale Polizia Criminale del Ministero Interno) relativi ad alcuni reati spia (usura, estorsione, riciclaggio di denaro, truffe e frodi informatiche), alle interdittive antimafia e alle segnalazioni sospette fornite dall’Unità di informazione Finanziaria della Banca d’Italia, ovvero di quelle condotte che riflettono in sé il pericolo di infiltrazione mafiosa.

Reati spia in crescita: Cosenza prima 

Il dato complessivo dei reati spia in Calabria (usura, estorsione, riciclaggio denaro, reati informatici, truffe e frodi informatiche) per il biennio 2022-2023 raggiunge la cifra di 16322, con un incremento del 18% rispetto al numero di reati spia del biennio prepandemico 2018/2019, quando erano 13836.  A livello provinciale, nel 2023, la provincia con il maggior numero di reati spia, prima è Cosenza con 2636 reati, segue Reggio Calabria con 2588 segue, nonostante il calo dell’1% rispetto al 2022, e poi Catanzaro con 1664. 

Erano 720 nel biennio prepandemico 2018/2019, mentre sono 538 nel biennio long covid 2022/2023. Reggio continua a primeggiare. Nel 2023 in Calabria sono state emesse 265 interdittive antimafia, con un calo del 3% rispetto al 2022, quando erano 273. La provincia con il maggior numero di provvedimenti resta Reggio Calabria, con 75 interdittive, otto in più rispetto al 2022. La riduzione più marcata si registra a Catanzaro (da 130 a 21, -83,81%). 

Le segnalazioni sospette diminuiscono ma a Reggio restano le più numerose

Nel biennio long covid 2022/2023, le segnalazioni sospette hanno raggiunto complessivamente la cifra di 8.059, con un aumento del 46% rispetto al biennio prepandemico 2018/2019, quando erano 5. 508. Ciò nonostante, un calo nel 2023 del 4,6% nelle segnalazioni sospette dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (3. 934 nel 2023 a fronte di 4. 125 nel 2022). A livello provinciale, nel 2023, il maggior numero di segnalazioni sospette proviene dalla Provincia di Reggio Calabria, con 1.147 casi (rispetto alle 1377 del 2022), seguita da Cosenza con 1. 119. Aumentano le segnalazioni nella provincia di Crotone (674 nel 2023 rispetto a 608 nel 2022). 

Truffe e frodi informatiche in crescita soprattutto a Vibo

Per quanto riguarda le truffe e le frodi informatiche, nel 2023 sono stati registrati 7. 291 reati, con un incremento del 6,7 % rispetto al 2022. La provincia di Cosenza con 2343 casi è avanti a Reggio con 2. 231 e a Catanzaro con 1477, mentre con 271 casi è Reggio la provincia più esposta in regione per numero di delitti informatici, nonostante siano diminuiti rispetto al 2022 (346). In termini percentuali, la provincia di Vibo Valentia è quella che ha registrato il maggior aumento di reati rispetto al 2022, con un incremento del 14%. Cala, invece, il numero di reati legati ai delitti informatici: in Calabria, nel 2023, sono stati registrati 628 reati, rispetto ai 795 del 2022. 

Sensibile calo dei reati contro la pubblica amministrazione

Nel 2023, i reati contro la pubblica amministrazione (peculato, concussione, corruzione, abuso d’ufficio – quest’ultimo recentemente abrogato dal legislatore) sono diminuiti: 96 reati rispetto ai 134 nel 202,2 con un calo del 28%.

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