domenica,Aprile 20 2025

Un’Italia divisa: Schlein da Mormanno infiamma la piazza sull’Autonomia differenziata

Durante gli Stati generali della montagna, Elly Schlein esprime preoccupazioni per l'autonomia differenziata, affermando che questa misura potrebbe aumentare le disuguaglianze territoriali

Un’Italia divisa: Schlein da Mormanno infiamma la piazza sull’Autonomia differenziata

«Il dibattito sull’autonomia differenziata ha ormai superato il limite della tolleranza e merita un’attenzione seria», ha dichiarato Elly Schlein a Mormanno durante un incontro con i giornalisti a margine degli Stati generali della montagna e delle aree interne del Pd. «Mi sembra che esponenti della maggioranza, parlo di ministri, parlamentari e presidenti di Regione, si siano svegliati un po’ tardi, perché noi dall’inizio abbiamo avvertito che su questa strada si rischia di spaccare il Paese e aumentare le disuguaglianze territoriali. Abbiamo spiegato chiaramente cosa comporta l’autonomia differenziata. Se ci sarà un ravvedimento, lo verificheremo anche su chi sosterrà il referendum».

«Stabilire per legge – ha continuato Schlein – che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, a seconda della regione e del luogo in cui nascono e crescono, è inaccettabile. Abbiamo una Costituzione che promuove l’uguaglianza, la quale deve essere garantita anche nell’accesso al diritto alla salute. La situazione della sanità in Calabria ne è un esempio lampante, così come il diritto ai trasporti pubblici locali, per i quali il governo nazionale non ha investito un euro, né ha destinato risorse ai comuni. Lo stesso vale per la scuola pubblica, che rappresenta la prima grande leva di emancipazione sociale».

Per la segretaria del Pd, «per costruire un futuro migliore per i giovani, è da questo punto che dobbiamo partire per ridurre le disuguaglianze. Non possiamo accettare un’Italia in cui il tuo destino è determinato dalla famiglia e dal luogo in cui nasci. È una chiara violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto dal Pd nella raccolta delle firme e ci impegneremo in questi mesi per portare il Paese al voto e fermare questa legge ingiusta».

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