Castrolibero, costituiti in ogni quartiere i comitati per il “no” alla città unica
L'assessore Giovanni Greco: «Si tratta di cittadini che a vario titolo intendono impegnarsi per informare la popolazione delle ragioni che riteniamo lesive dell'autodeterminazione delle comunità»
Dopo l’incontro di sabato tra il sindaco Orlandino Greco, l’assessore Giovanni Greco e dei cittadini di Castrolibero, è emersa una forte opposizione alla proposta di fusione tra i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. In diverse zone e contrade del territorio, si sono formati comitati spontanei per il “no” alla città unica, sostenendo che essa potrebbe ledere l’autodeterminazione delle comunità locali. Il referendum è fissato, come noto per il primo dicembre.
Tra i rappresentanti dei comitati figurano Giovanni Misasi per via della Pace, Gianfranco Medaglia per via dell’Amicizia, Massimo Scarpelli per via Puccini, Luigi Barci per via Padula e via Cilea, Alba Pacenza per contrada Rusoli, Ernesto Guido per via Pio IX presso l’associazione Bottega degli Hobbies, Brunella Arturi per Ortomatera-Saporito, Franco Cristiano per contrada Santa Lucia e Fontanesi, Dino Filippelli per contrada Motta, e Celestina Costabile per l’associazione Anziani Isabella Quintieri.
Giovanni Greco, il portavoce della protesta, ha dichiarato: «Si tratta di cittadini che a vario titolo intendono impegnarsi per informare la popolazione delle ragioni che riteniamo lesive dell’autodeterminazione delle comunità coinvolte, nonostante i presunti benefici che la fusione potrebbe comportare. Al momento, mancano le condizioni per procedere, soprattutto perché non è stato presentato uno studio di fattibilità che attesti la compatibilità economico-finanziaria e la garanzia che i servizi attualmente offerti dal comune di Castrolibero continuino ad essere erogati».
I cittadini coinvolti sottolineano, infatti, la mancanza di chiarezza e trasparenza nel processo di fusione, temendo che comprometterà definitivamente l’autonomia di Castrolibero e creerà disservizi per la comunità. I prossimi passi dei comitati saranno concentrati su incontri pubblici e campagne informative per spiegare nel dettaglio i rischi legati alla fusione e le possibili alternative per il futuro di Castrolibero.