Corigliano Rossano, la minoranza a Stasi: «Candidato alla Regione? Scappa lasciando un disastro»
Pasqualina Straface e l’intero gruppo consiliare di opposizione attaccano il sindaco: «Il grande inganno è adesso sotto gli occhi di tutti»
«Ormai il Re è nudo. Flavio Stasi ha gettato la maschera e fa capire senza mezze parole di voler candidarsi alle prossime regionali. Sta cioè venendo a galla tutto quanto abbiamo già largamente previsto e preannunciato per mesi, sin dall’ultima campagna elettorale. Corigliano-Rossano ha eletto un Sindaco che in realtà aveva ed ha, così come egli stesso ormai non ha più pudore a confermarlo, ambizioni del tutto diverse da quelle che imporrebbe il governo della più grande città della Calabria». Lo dichiarano in una nota Pasqualina Straface e il gruppo consiliare di minoranza.
La sortita mediatica arriva dopo la puntata di ieri di “Dentro la Notizia”, il format del nostro network che ha ospitato proprio il sindaco Stasi. Argomento della puntata Baker Hughes con uno sguardo alle future mosse politiche. «Ecco finalmente svelati – dichiara il gruppo consiliare di opposizione – i programmi ed i desideri tenuti nascosti da chi però non ha mai smesso di prendere in giro i cittadini, avendo usato fino ad oggi tutti gli strumenti del consenso e le degenerazioni peggiori della demagogia sol perché interessato a fare carriera politica. Punto».
Poi ancora: «A queste sue personalissime ambizioni di carriera politica egli ha piegato il senso stesso dell’amministrazione pubblica di una gande ed importante Città che aveva ed ha necessità urgente di una chiara visione di sviluppo nel territorio, nella regione e fuori i suoi confidi e, quindi, di governo senza se e senza ma per i prossimi cinque e più anni, senza interruzioni, parentesi, equivoci e confusione di ruoli ed orizzonti».
«Il grande inganno è adesso sotto gli occhi di tutti – prosegue il comunicato – e non vi sono più altre interpretazioni, di nessun tipo, rispetto allo stallo decisionale su tutto, all’assenza di progettazione e pianificazione in ogni direzione, alla scarsissima autorevolezza istituzionale, all’assente capacità di relazione esterna, alla guerra ideologica contro ogni investimento privato (come ha dimostrato la porta in faccia chiusa in solitario al progetto straordinario del Baker Hughes) e, infine, alla scientifica e documentata distruzione finanziaria ed economica dell’ente che Stasi lascia in eredità a Corigliano-Rossano per il futuro».
Per la minoranza di Corigliano Rossano «se Stasi oggi non ritiene più necessario continuare a fingere ed a nascondere i suoi veri progetti personali, utilizzando ed abusando della attese, della fiducia ed anche dei sogni della cittadinanza, è proprio perché vuole definitivamente scappare da questo sfacelo e da questo fallimento plateale, politico ed amministrativo, che ci consegna purtroppo un comune in dissesto per lo spreco milionario di risorse pubbliche che egli e la sua maggioranza continuano a perpetrare ininterrottamente dal primo mandato ed una miriade di contenziosi e denunce di ogni natura e di ogni livello, tutte di estrema gravità, dalla quali difendersi nelle sedi competenti per i prossimi anni».