Parla Salvatore Stanizzi, giovane ricercatore calabrese: «Gli Stati Uniti? Non sono più i primi al mondo»
Profondo conoscitore del complesso sistema elettorale d'oltreoceano, sarà uno dei protagonisti della diretta di LaC Tv del 6 novembre dedicata proprio alla sfida Harris-Trump. E prevede: «Sarà un testa a testa, non è possibile aspettarci una vittoria netta»
Le elezioni americane del prossimo 6 novembre sono destinate a fare storia. Più di ogni altra precedente tornata elettorale. «I motivi sono molteplici. Assistiamo ad uno scontro estremamente polarizzato dove, a decidere la sfida, saranno i voti degli indipendenti che, di solito, sono moderati. È giusto pensare che ci potrebbe essere una nuova Florida 2000 come fra Bush e Gore. I margini sono stretti in ogni stato in bilico e la vittoria potrebbe arrivare dopo giorni di conteggio delle schede». Chi parla è Salvatore Stanizzi, un ragazzo calabrese che è uno studioso e appassionato “americanista”, profondo conoscitore del complesso sistema elettorale americano. Sarà uno dei protagonisti della diretta del 6 novembre che LaC dedicherà interamente alle elezioni americane. Dalle 6.30 in poi.
Salvatore, com’è venuta fuori questa tua passione?
«La passione viene fuori da quando, nel 2016, mi trovavo negli Stati Uniti per uno stage alle Nazioni Unite. Era marzo-aprile e, quindi, periodo di primarie. Nello specifico democratiche. Restai affascinato da come fermi normali per noi italiani (istruzione e sanità gratuita) fossero, in realtà, di notevole rilevanza per gli elettori democratici che sostenevano Bernie Sanders. A quel punto decisi di seguirle più da vicino. Da allora di strada ne ho fatta, fra viaggi negli Usa più profonda e studi in materia elettorale – complessa ma affascinante – sia a livello accademico che, per mia fortuna, con una esperienza in Ambasciata Americana. Questo altro non ha fatto che rafforzare la mia passione, trasformandola, quasi, in un vezzo che coltivo quotidianamente».