mercoledì,Dicembre 4 2024

Città unica Cosenza Rende Castrolibero, le idee di sviluppo per l’intera area urbana

Il presidente dell'associazione Cosenza Futura ha scritto alla Commissione permanente Affari Istituzionali del Consiglio Regionale della Calabria

Città unica Cosenza Rende Castrolibero, le idee di sviluppo per l’intera area urbana

di Fabrizio Falvo*

La proposta di legge sulla istituzione di una Città Unica da costituire a seguito della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero è un tema molto rilevante per il futuro di tutti coloro che hanno a cuore la crescita del territorio cosentino: crescita economica, politica e sociale. Siamo fortemente convinti della necessità di realizzare definitivamente un progetto di aggregazione di vasta portata  attraverso il referendum consultivo dai cittadini.

Il referendum non alimenta affatto divisioni  ma, piuttosto, tende a rendere concreto quello che è già sotto gli occhi di tutti e cioè una realtà urbana unitaria sorta dai tre centri (Cosenza, Rende e Castrolibero) sostanzialmente aggregati senza soluzione di continuità, nella quale i cittadini si spostano indistintamente senza rendersi conto di “varcare” il confine di un altro Comune. I benefici di tale unificazione sono evidenti: in primis sorgerebbe una città di oltre 110.00 abitanti  con conseguente aumento dei finanziamenti previsti dalla legge statale utilizzabili per la crescita del territorio ed un’unica realtà amministrativa con sindaco e consiglio comunale ai quali spetterebbe la governance di tutto il territorio del nuovo capoluogo, sarebbe naturale conseguenza di tale risultato l’approvazione di un unico piano regolatore, unico sistema di mobilità e trasporti e relativi unici progetti infrastrutturali.

Insomma miglioramento di tutti i servizi pubblici gestiti unitariamente, così come in tema di territorio e urbanistica, ciclo dei rifiuti, acque e depurazione, tributi, cultura, sociale, sportivo ecc.. Le municipalità potrebbero essere mantenute attive nonostante la istituzione della città unica, giacché la fusione amministrativa di più comuni non significa annullamento delle singole specificità. Lo sviluppo del territorio nasce anche dalle capacità dei governanti locali, e più in generale dei rappresentanti istituzionali, di saper cogliere i cambiamenti in atto della società, intervenendo sul territorio attraverso gli strumenti legislativi ed amministrativi per migliorare la vita dei cittadini attraverso lo sviluppo ed il benessere delle condizioni di vita.

La città unica esiste già per i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero e questa unione amministrativa renderebbe di fatto concreta quella che è già realtà per i residenti ed, anzi, renderà più agevole il percorso per la edificazione del nuovo Ospedale e dei protocolli di intesa con l’UNICAL, senza inutili ed anacronistici campanilismi. Ognuna delle tre realtà urbane da unificare dovrà vedere naturalmente premiate le sue peculiarità. Non vanno dimenticati la storia, la cultura, la tradizione di ogni municipalità che nel progetto più ampio e ambizioso di fusione dovranno essere valorizzati.

Intorno a Rende si è ormai sviluppato, con la nascita dell’ateneo calabrese, un indotto alimentato da migliaia di studenti e dipendenti dell’UNICAL che vi risiedono per la maggior parte dell’anno e che fanno aumentare notevolmente la popolazione dell’area urbana che stabilmente è di circa 120.000 abitanti ed è quindi attrattiva per tutto il resto della Provincia. Questa crescita deve essere messa al servizio di tutta l’area urbana ed aggregarsi proprio per il miglioramento socio-economico e culturale complessivo.

La nuova città avrebbe quindi grande potenzialità di sviluppo e fungerebbe da cerniera con l’area Pollino- Sibaritide e con l’area del Savuto che storicamente rappresenta quella dei Casali. A tal proposito va assolutamente tenuto presente che nel grande progetto di unificazione va senz’altro valorizzata attraverso investimenti soprattutto infrastrutturali (materiali ed immateriali) l’area di “Cosenza Vecchia”, Donnici, Sant’Ippolito e Borgo Partenope, ove collocare uffici pubblici e magari uno o più dipartimenti universitari da collegare con Arcavacata.

A seguito della realizzazione definitiva di questa iniziativa legislativa e quindi del progetto di fusione andranno anche realizzate infrastrutture importanti quali ad esempio la “c. d. metropolitana leggera” per un collegamento veloce tra L’UNICAL ed  il centro urbano cittadino; una nuova direttrice stradale Cosenza – Sibari che costeggi la sponda del fiume Crati; lo svincolo a sud (del capoluogo) dell’Autostrada del Mediterraneo ed una galleria per autoveicoli analoga a quella ferroviaria, che colleghi velocemente il nuovo capoluogo a Paola e quindi al Tirreno cosentino.

Chiediamo quindi, in ragione di quanto sopra esposto, che il progetto concernente la fusione dei comuni sopra indicati si realizzi definitivamente auspicando che la consultazione della volontà popolare mediante referendum si concluda con la vittoria del Sì e che quindi si dia il via libera alla costituzione di un comune unico che unifichi gli attuali territori e municipi di Cosenza, Rende e Castrolibero.
*Fabrizio Falvo, presidente associazione Cosenza Futura

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