Cena per la ricerca dell’Umg, anche Diemmecom in campo: «Sosteniamo la nostra Calabria»
Raccolti fondi aperta fino ad aprile. Grande partecipazione all’iniziativa della società editoriale insieme all’Accademia internazionale mauriziana e al Dipartimento scienze mediche e chirurgiche dell’ateneo catanzarese. Il presidente Domenico Maduli: «Creare connessioni e link è il nostro obiettivo»
di Rossella Galati
“Ricerchiamo”. È questo il nome dato all’iniziativa andata in scena ieri sera al Riva Restaurant di Falerna, del patron Roberto Gallo, che ha visto la società editoriale Diemmecom, guidata dal presidente Domenico Maduli, scendere in campo insieme al Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università Magna Graecia dí Catanzaro, diretto dal professore Arturo Pujia, e all’Accademia internazionale mauriziana, sodalizio culturale e religioso presieduto dal presidente e Rettore il duca don Fabrizio Mechi di Pontassieve, con il patrocinio del Corecom Calabria.
Una partecipata e raffinata cena di gala finalizzata a una raccolta fondi da destinare all’attività di ricerca scientifica del dipartimento dell’ateneo catanzarese, alla quale si potrà contribuire attraverso la piattaforma gofundme fino al prossimo mese di aprile (QUI IL LINK).
Creare link e connessioni
«Il nostro è un lavoro di contaminazione e di condivisione – ha rimarcato il presidente Domenico Maduli – questo è l’obiettivo che il Network LaC si prefigge da tempo. Predisponiamo e organizziamo queste serate per creare connessioni e link, l’oggetto primario di quello che noi facciamo da anni nei confronti di questa terra: mettere insieme le persone, le aziende le università e gli organi preposti a fare bene per la nostra regione».
«Diemmecom e il presidente Maduli, ma anche il direttore di rete Franco Cilurzo e tutta la squadra, si sono rivelati dei partner eccezionali – ha aggiunto Arturo Pujia – e noi da subito abbiamo stabilito una connessione con loro e tutto il gruppo continua a darci grande entusiasmo e grandi speranze per migliorare sempre di più la nostra attività di ricerca».