venerdì,Febbraio 14 2025

Irregolarità nell’apertura della discarica di Scala Coeli, «nessuna rottura accidentale»

Ecco le motivazioni del tribunale di Castrovillari che hanno portato al sequestro dell'area

Irregolarità nell’apertura della discarica di Scala Coeli, «nessuna rottura accidentale»

«I fatti che hanno portato all’evento (…) non sono dovuti all’accidentale “rottura improvvisa ed imprevedibile della tubazione di collettamento del percolato dal bacino della discarica alla vasca di stoccaggio, con conseguente sversamento dello stesso percolato nel sottostante fosso Capoferro” (come affermato nella nota (…) inviata (…) dalla Bieco srl alla Prefettura di Cosenza) ma alla presenza di una condotta abusivamente installata all’interno dell’invaso (al di sotto dello strato impermeabile), ben nota all’odierno indagato, oltre che ad un insieme di irregolarità poste in essere nel corso della realizzazione dell’ampliamento della discarica, nonché durante la relativa messa in esercizio e gestione, fatti che (…) appaiono “giustificarsi” nell’esigenza della proprietà di ottenere l’apertura della discarica nei più brevi termini possibili, in spregio ai rischi ambientali connessi».

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Nessun incidente, dunque, scrive il gip del Tribunale di Castrovillari Luca Fragolino nell’ordinanza con cui dispone il sequestro preventivo della discarica per rifiuti speciali non pericolosi di località Case Pipino a Scala Coeli, rigettando la richiesta di arresti domiciliari per Eugenio Pulignano, amministratore della società Bieco srl proprietaria dell’impianto, ritenendo «che non ricorrano esigenze cautelari da soddisfare mediante la richiesta della misura coercitiva». (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)

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