Nuova Zelanda, i deputati Maori fanno partire una Haka in Parlamento per protesta | VIDEO
Due giorni fa la 22enne Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, rappresentante del partito Te Pati Maori, ha stracciato il disegno di legge e fatto partire una Ka Mate fra i banchi della Camera
L’abbiamo vista tante volte, soprattutto sui campi da rugby. In diversi l’hanno anche parodiata, fra matrimoni italiani e la tristemente celebre versione fatta da attori in maglia Milan contro il Carpi. Ma la verità è che l’Haka, la danza battagliera divenuta famosa grazie agli All Blacks, è un forte punto identitario della cultura originaria della Nuova Zelanda. E se il nuovo Governo vuole rivedere gli accordi con i nativi, allora i deputati Maori, loro discendenti, non possono far altro che protestare con un’Haka.
Nuova Zelanda, caos in Parlamento
Quella che spesso viene interpretata come un elemento folkloristico, per la cultura Maori è giustamente una cosa serissima. Un’espressione diventata poi simbolo di quella nazionale di rugby invincibile nella seconda metà degli anni novanta, ma che gli All Blacks eseguivano già da anni. Nelle scorse ore è rimbalzato su tutti i social e le testate il video dei deputati Maori neozelandesi che la eseguono in Parlamento. In particolar modo, i deputati del partito Te Pati Maori hanno eseguito una Ka Mate, la danza più famosa al mondo. Ma cos’è successo per portare a una così evidente protesta?
Dalla revisione degli accordi all’Haka fra i banchi
Il Governo vuole rimodulare i trattati del 1840, quelli successivi alla colonizzazione del territorio neozelandese che prevedevano delle compensazioni per i Maori. Fra questi, alcuni diritti che adesso coinvolgerebbero tutti i cittadini. A proporre la legge il partito di destra, liberal-conservatore, ACT New Zealand. La deputata del partito Te Pati Maori, Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, 22enne, ha stracciato il disegno di legge e ha fatto partire una Haka che ha coinvolto non solo tutti i parlamentari Maori presenti, ma anche diverse persone in galleria e sugli spalti, simbolo che l’identità è ancora fortissima. E, secondo la BBC, nonostante un primo voto favorevole, difficilmente per la legge ci sarà approvazione. Soprattutto dopo questa protesta, che mette in luce come i Maori siano ancora una comunità forte nel territorio che la Corona inglese colonizzò a loro spese.
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