Fagnano Castello, appelli inascoltato per il servizio di Guardia Medica
Il circolo del Partito Democratico parla di «situazione non più tollerabile» ed ha inviato una nuova missiva al Governatore Occhiuto e al Ministro della Salute
Il circolo del Partito Democratico di Fagnano Castello si rivolge nuovamente alle istituzioni, denunciando il grave stato di precarietà in cui versa il servizio di Guardia Medica del comune. Con una lettera indirizzata al sindaco, all’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza, al presidente della Regione Calabria e al Ministero della Salute, il PD ribadisce con forza l’urgenza di un intervento strutturale per garantire la continuità assistenziale.
Una richiesta rimasta inascoltata
La prima segnalazione, inviata il 2 luglio 2023, non ha ricevuto alcuna risposta, una mancanza che il circolo definisce inaccettabile. «La Guardia Medica è un servizio di primaria importanza per i cittadini – si legge nella missiva – e va potenziata affinché le istituzioni possano assicurare un regolare funzionamento». Il problema si inserisce in un contesto sanitario già complesso, aggravato dallo smantellamento, avvenuto negli anni scorsi, del presidio ospedaliero di San Marco Argentano. In un territorio privo di strutture ospedaliere vicine, le postazioni di continuità assistenziale come quella di Fagnano Castello diventano una risorsa vitale per la comunità, specialmente per le persone più fragili, gli anziani e chi non può spostarsi facilmente.
La situazione attuale e le richieste
Attualmente, la postazione di Guardia Medica di Fagnano Castello funziona solo pochi giorni alla settimana, una condizione definita «non più tollerabile» dal PD locale. Tra le richieste avanzate:
- Presenza stabile di personale medico e sanitario, per assicurare un servizio continuo e affidabile;
- Potenziamento dei dispositivi e delle strumentazioni di primo intervento, indispensabili per garantire prestazioni adeguate.
I democrat promettono di non restare in silenzio. «Se nelle prossime ore non arriveranno risposte concrete, saremo pronti a mobilitarci, unendo tutte le forze sane che hanno a cuore il vivere civile e la salute dei cittadini» dicono. L’obiettivo dichiarato è quello di tutelare il diritto alla salute e garantire una sanità efficace per tutti. «Non possiamo permettere che i diritti e la vita dei cittadini vengano ignorati» conclude il circolo. L’auspicio è che questa volta il grido d’aiuto non cada nel vuoto e che le istituzioni rispondano con azioni concrete per restituire dignità e sicurezza al servizio sanitario locale.