Palazzo Edera a Cosenza, firmata la convenzione Comune-Aterp per i nuovi alloggi popolari
Saranno ricavati dai lavori sullo scheletro strutturale 24 alloggi da destinare alle famiglie meno abbienti, purtroppo sempre più numerose in città
Confermata la nostra anticipazione di qualche mese fa. Palazzo Edera, l’ecomostro che “accoglie” gli automobilisti all’ingresso di Cosenza Sud sarà completato e riconvertito all’edilizia residenziale. E’ stato sottoscritto questa mattina a Palazzo dei Bruzi, infatti, tra il Comune e l’Aterp Calabria, l’accordo di partenariato per la gestione dell’immobile, di proprietà comunale, sito in via Cilea, al fine di attuare l’intervento di completamento e rifunzionalizzazione dello stesso immobile per la realizzazione di alloggi da destinare ad edilizia residenziale pubblica. L’accordo è stato firmato dal sindaco Franz Caruso e dal Commissario dell’Aterp, Grazia Maria Carmela Iannini.
Lo scorso 12 giugno, inoltre, il Consiglio comunale aveva approvato la delibera, portata nel pubblico consesso dall’assessore Pina Incarnato, con cui si sanciva il partenariato di cui sopra. Il fabbricato attendeva di conoscere il proprio destino dai primi anni del nuovo secolo a margine di un contenzioso che ne cristallizzò i lavori e spostò la discussione in tribunale a furia di carte bollate. Saranno ricavati dai lavori sullo scheletro strutturale 24 alloggi da destinare alle famiglie meno abbienti, purtroppo sempre più numerose in città.
Il protocollo prevede, a carico dell’Aterp, una serie di obblighi e, tra gli altri, la redazione degli elaborati, previsti dalla normativa vigente, del progetto di fattibilità tecnico-economica ed esecutiva, e di tutti gli ulteriori atti di carattere specialistico che dovessero rendersi necessari per chiarire ed illustrare compiutamente le lavorazioni da svolgersi per l’intervento. Di competenza dell’Aterp anche la redazione delle prove di caratterizzazione geologica dei terreni ricadenti nel sito interessato dall’intervento e l’esecuzione delle prove strutturali e dello studio di vulnerabilità sismica dell’immobile. Il Comune provvederà a fornire specifiche indicazioni utili al processo progettuale ed alla successiva realizzazione. Di esclusiva competenza del Comune, qualora fosse necessario, resta la verifica delle procedure espropriative e l’esecuzione/completamento delle stesse.
La soddisfazione di Caruso
Il sindaco Franz Caruso ha espresso la sua soddisfazione per la firma «che ha seguito da vicino un percorso complesso, lungo e articolato che ottenne, il 12 giugno di quest’anno, l’approvazione anche del Consiglio comunale. E’ questo – ha aggiunto Franz Caruso un risultato importante, di cui dobbiamo essere grati anche all’Assessore all’urbanistica Pina Incarnato, per affrontare e dare risposte, anche se parziali, all’annosa problematica dell’emergenza abitativa in città. Siamo riusciti a dare uno sbocco risolutivo ad una vertenza, quella relativa all’immobile di via Cilea, che risaliva nel tempo a più di 20 anni fa».
Anche il commissario dell’Aterp, Grazia Maria Carmela Iannini, subito dopo la sottoscrizione dell’accordo, ha espresso il suo compiacimento. «Sono orgogliosa – ha detto – di annunciare questo importante accordo con il Comune di Cosenza che segna un passo importante verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico. Questo intervento sarà realizzato con un finanziamento attinto dallo strumento di programmazione PSC 2014-2020 e consentirà di restituire alla comunità un edificio funzionale e sicuro, oltre che adeguato agli standard abitativi moderni. Questo – ha aggiunto Grazia Maria Carmela Iannini – è solo l’inizio di una serie di iniziative di rigenerazione urbana che interesseranno la città di Cosenza. La collaborazione tra istituzioni – come dimostra questo progetto – è fondamentale per rispondere in maniera concreta ai bisogni dei cittadini”. Infine il commissario dell’Aterp ha ringraziato il Presidente della Regione Calabria “per il suo costante supporto e la sua attenzione verso le politiche abitative che rendono possibili interventi come questo».
La storia del palazzo Edera Srl a Cosenza
Nel 1999 l’allora sindaco di Cosenza Giacomo Mancini bloccò i lavori sul palazzo della società Edera Srl, che faceva capo agli imprenditori Pietro Citrigno e Fausto Aquino. Contestualmente avviò la procedura per l’abbattimento di due piani ritenuti abusivi sul fabbricato di San Vito Alto. I tecnici comunali riscontrarono che, anziché realizzare in conformità alla concessione edilizia rilasciatale un edificio di 4 piani con 16 alloggi, ne realizzò uno di 6 piani con 24 alloggi. Partì una disputa legale tra il Comune di Cosenza e i legali rappresentanti a cui fu messo un punto il 19 gennaio 2018.
Il Consiglio di Stato accolse le ragioni sostenute dal Comune ed accertò in via definitiva la decadenza della società Edera Srl dal diritto di superficie del terreno comunale sul quale vigeva un assoluto divieto di modifica della destinazione d’uso. La sentenza del Consiglio di Stato concluse così un lunghissimo procedimento giudiziario risalente come detto alla fine degli anni novanta.
A seguito di una prima ordinanza di demolizione, fece seguito il provvedimento di immissione nel possesso di quanto abusivamente realizzato e, una volta disposta la trascrizione nei registri immobiliari, Palazzo dei Bruzi avviò, portandola ad esecuzione, la demolizione dei piani realizzati abusivamente. Nel 2001 il Tar della Calabria annullò, per vizi formali, i provvedimenti comunali e nel 2009 Edera Srl cedette l’immobile in locazione all’ASP di Cosenza, per fini diversi da quelli della destinazione d’uso. Nel 2010 il Comune, attraverso un primo provvedimento dirigenziale, dichiarò la decadenza dalla concessione edilizia e, con un secondo provvedimento, di poco successivo al primo, dichiarò l’estinzione del diritto di superficie per decadenza della relativa concessione.
Il contenzioso giudiziario
Il pronunciamento del Consiglio di Stato nel 2018 accolse le ragioni di Palazzo dei Bruzi e respinse il ricorso di primo grado proposto da Edera Srl davanti allo stesso Tribunale Amministrativo regionale che nel 2010 aveva accolto un reclamo avverso i provvedimenti dirigenziali del Comune. Di conseguenza il Comune di Cosenza acquisì, oltre alla proprietà del terreno, su cui si è pronunciato il Tribunale civile di Cosenza con sentenza n. 1188 del 2015, anche la proprietà del fabbricato a suo tempo realizzato con contributi pubblici a fondo perduto. Già all’epoca, in un comunicato, si paventava la possibilità di utilizzare la struttura per scopi di edilizia sociale.
C’è da evidenziare che la società Edera srl, in particolare, chiese l’applicazione di una convenzione stipulata con il Comune di Cosenza per la costruzione del Palazzo. «Nei casi di decadenza […] il Comune di Cosenza tratterrà, a titolo penale, il corrispettivo già pagato per la concessione del diritto di superficie. Avrà diritto a un indennizzo limitatamente alle altre costruzioni eseguite in conformità alla convenzione, calcolate sulla base di una valutazione compiuta, tenendo conto dello stato di conservazione e manutenzione delle stesse, fra tre tecnici rispettivamente nominati: il primo dal Comune di Cosenza, il secondo dal concessionario decaduto ed il terzo di comune accordo tra i due tecnici delle parti o, in mancanza di accordo, dal Presidente del Tribunale di Cosenza». Al momento, la procedura di ammissione alla massa passiva, per il riconoscimento del solo indennizzo dovuto per l’avvenuta acquisizione dell’immobile, risulta in itinere