domenica,Marzo 23 2025

Diamante, la storia di Gianmarco: un b&b per superare le barriere della disabilità

Un sogno che diventerà realtà grazie all'impegno dei genitori del giovane che volevano per il figlio un futuro luminoso

Diamante, la storia di Gianmarco: un b&b per superare le barriere della disabilità

Si può avere la sindrome di Down e, al tempo stesso, guardare al futuro lavorativo con gioia. Lo insegna la storia di Gianmarco Feleppa, 18 anni, che attualmente frequenta l’istituto alberghiero di Diamante e che tra qualche mese gestirà un bed and breakfast, occupandosi di colazioni e di home restaurant. In questa struttura, Gianmarco e altri ragazzi con la stessa sindrome impareranno a superare gli ostacoli della disabilità e a diventare autonomi e indipendenti. Tutto merito di un progetto realizzato da mamma Daniela, che vuole dare a suo figlio la possibilità di vivere una vita piena e al pari dei suoi coetanei.

Il progetto

Gianmarco ama andare a scuola, gli piace la pizza con le patatine e ha tanti sogni nel cassetto. Ad esempio, vuole costruire una piscina tutta sua in cui fare il bagno vista mare, diventare un grande chef e incontrare i suoi idoli: Geolier e Dybala. Oggi non vede l’ora di ospitare i primi clienti nel b&b che ha visto nascere e di cui ha curato i dettagli. Questo posto, incastonato tra cielo e mare sulla collinetta diamantese, l’ha voluto sua madre, Daniela Sollazzo, per spianargli la strada verso una vita autonoma. L’ha voluto con tutte le sue forse, a qualunque costo, sfiorando anche il rischio di vedere andare tutto in fumo. A causa delle difficoltà e delle spese impreviste, qualche tempo fa la donna aveva deciso di mettere in vendita lo stabile, rinunciando al suo ambizioso progetto. Ma l’amore per suo figlio, e il calore della sua famiglia, l’hanno spinta a ripensarci e ad andare avanti. Il b&b dovrebbe essere pronto a breve e a maggio dovrebbe già entrare in funzione.

Il cuore grande di una mamma

«Questo progetto – dice Daniela ai nostri microfoni – nasce dal sogno di due genitori che vogliono vedere un figlio speciale realizzato anche per il futuro. Il sogno di Gianmarco è quello di diventare uno chef e noi gli stiamo dando questa possibilità. Con le prime colazioni, con l’idea di allargare il progetto come “home restaurant” – continua -, cercheremo di tirare fuori le sue abilità». Per Daniela e la sua famiglia la realizzazione di questo b&b, nonostante le difficoltà, è di fondamentale importanza. «Il pensiero è sempre quello di lasciare i figli con disabilità più o meno importanti in maniera tranquilla. Sì, l’obiettivo cardine era proprio quello di creare un “dopo di noi“, non solo per Gianmarco, ma anche per altri ragazzi con disabilità cognitiva, che è poi quella che ha un impatto maggiore nella società. Ci siamo buttati anima e corpo in questo progetto – conclude – affinché Gianmarco e i ragazzi come lui possano avere un futuro dignitoso, sereno e felice, perché anche loro meritano la felicità».

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