Rende, centrodestra a caccia di un profilo unitario per le prossime elezioni
Diversi i profili che circolano nei dibattiti politici della città. A breve un'interpartitica: l'obiettivo immediato è ricompattare lo schieramento dopo il referendum dove in molti hanno votato No
Il centrodestra, in vista delle elezioni di Rende, ha un obiettivo immediato e un altro a media gittata. Dopo il naufragio del referendum per la città unica, la cui legge è stata partorita e alimentata in Regione dai loro consiglieri di riferimento, c’è da ricompattare nell’immediato il fronte. Tra le schiere di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega erano in tanti ad essersi intimamente posizionati per il No. L’esito dello spoglio, del resto, ha certificato che questa volta gli ordini di scuderia non sono stati recepiti. A parte un paio di kermesse, il Comitato popolare guidato da Sandro Principe ha rubato tutta la scena. Ora tutti si aspettano di ritrovarlo dall’altra parte della barricata come candidato a sindaco.
Sebbene nessuno abbia pubblicamente espresso chissà che perplessità nei confronti della proposta di legge, pochi si sono effettivamente impegnati per la buona riuscita della consultazione popolare. Come nel centrosinistra rendese, sono prevalsi (anche) i calcoli politici, la difesa dell’identità territoriale e la legittima ambizione di far parte del prossimo Consiglio comunale della città.
Elezioni Rende, un’interpartitica per tracciare la linea del centrodestra
Un’idea che stuzzicava dopo l’estate, prima che il Ministero degli Interni comunicasse il prolungamento del commissariamento dell’Ente, era di partecipare alla competizione elettorale con i loghi dei partiti. Molto probabile, però, che si opti per una soluzione già sperimentata a Montalto Uffugo. A sostegno di Biagio Faragalli, infatti, i candidati proposero liste e simboli che richiamavano direttamente agli originali. Ma non, appunto, i tradizionali.
Verrà stabilito tutto in una riunione interpartitica che si terrà nelle prossime settimane, alla quale parteciperanno i vertici provinciali di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Intorno al tavolo siederanno Angelo Brutto, Gianluca Gallo e Leo Battaglia. Inevitabilmente si terrà conto delle espressioni civiche che ormai da anni sono entrate a pieno titolo nella discussione politica, rappresentandone talvolta l’ago della bilancia. Due nome su tutti: Michele Morrone, già presente nell’ultimo pubblico consesso e con l’idea di occupare ancora quegli scranni, e Mario Rausa.
Le prime indiscrezioni
A settembre i primi rumor portavano a Fulvia Caligiuri e ad Andrea Cuzzocrea, tra i meloniani invece a Loredana Pastore. Quest’ultima ha già avuto un’importante esperienza amministrativa a Palazzo dei Bruzi nella giunta di Mario Occhiuto. A questi si aggiungono i profili di Mario Bartucci e Giampaolo Chiappetta.
A prescindere dalle indiscrezioni, qualche mese fa fu il coordinatore cittadino di Forza Italia, Eugenio Aceto, a tracciare un identikit in vista delle elezioni di Rende. «L’importanza del nostro territorio necessità di una figura con consolidati rapporti extracomunali, con Regione, Provincia e Parlamento. Dovrà conoscere ovviamente il territorio – disse al nostro network – ma superando la fase commissariale avremo bisogno di porte aperte. Nell’ultimo periodo, invece, Manna aveva un po’ troppi nemici».