martedì,Gennaio 14 2025

Errori arbitrali al “Marulla”, il mani contro il Frosinone è solo l’ultimo episodio

Dal gol fantasma di Crecco al mancato rigore di ieri, il Cosenza negli ultimi anni di B ha subito diversi episodi finiti sulla cronaca nazionale

Errori arbitrali al “Marulla”, il mani contro il Frosinone è solo l’ultimo episodio

Un fallo di mano clamoroso finito già sulle cronache nazionali. Il Cosenza, autore di una partita pessima contro il Frosinone, paga anche un errore marchiano del direttore di gara. Il signor Ayroldi di Molfetta non ha infatti fischiato un penalty clamoroso al 71′ del match fra i rossoblù e i laziali, con Monterisi che tocca di mano il pallone fra le braccia di Cerofolini. Un rigore negato che ha mandato su tutte le furie Massimiliano Alvini anche per il mancato richiamo del VAR Pairetto e dell’AVAR Miele. Ma non è la prima volta che Cosenza finisce sulle prime pagine dei quotidiani nazionali per errori arbitrali marchiani.

Errori arbitrali al “Marulla”, in principio fu Luca Crecco

In un’era in cui la Serie B non prevedeva il VAR, introdotto soltanto nel 2021/’22, al suo primo anno di cadetteria il Cosenza andò subito incontro a un episodio molto dubbio. Il match era interno contro il Pescara e i rossoblù erano in crisi di risultati. Portatisi in vantaggio con Maniero, i Lupi resistettero fino agli ultimi minuti, quando da calcio d’angolo Crecco girò verso la porta. Il numero 1 silano provò a bloccare il pallone, che sbatté sul palo e finì di nuovo fra le sue braccia. Guardalinee e arbitro, però, pur piazzati male, convalidarono il gol, scatenando le ire di Braglia e Trinchera nel post partita. Nota a margine, il portiere di quel Cosenza era lo stesso Cerofolini che ieri difendeva i pali del Frosinone, protagonista passivo dell’ultimo caso.

Un anno dopo tocca a Ricci e Sciaudone

Santo Stefano 2019, scontro diretto in zona salvezza fra Empoli e Cosenza al “Marulla”. Lupi davanti con Baez, nella ripresa Ricci scaglia una sassata da fuori che sbatte contro la traversa, supera la linea e poi esce di nuovo. Lo stadio ammutolisce, i toscani esultano ma vanamente. Il direttore di gara, signor Pezzuto, non concede il gol, malamente servito dall’assistente, signor Cipressa. Che ieri era il primo assistente nel match contro il Frosinone.
Passa neanche un mese e a gennaio si torna in campo dopo le feste per il derby contro il Crotone. In vantaggio vanno i pitagorici, all’ultimo minuto però Sciaudone di testa pareggia i conti. Lo stadio esplode, i Lupi esultano, ma l’arbitro Abbattista di Molfetta e il guardalinee Cangiano non assegnano comunque il gol fra le proteste dello stadio intero e della squadra rossoblù.

Errori arbitrali al “Marulla”, il clamoroso caso di Abou Ba

Terza stagione consecutiva in Serie B, quella conclusasi poi con la retrocessione e la riammissione, e riecco un caso clamoroso. È il doppio giallo per Abou Ba Malal, che contro la Salernitana entra in campo senza che Bruccini fosse uscito, schierandosi così in dodici per qualche minuto. Un caos clamoroso che porta il Cosenza a giocare in dieci dopo pochi minuti. Il centrocampista, infatti, viene prima ammonito dall’arbitro per essere entrato prima dell’uscita del compagno e poi espulso per somma di ammonizioni. Il tutto nonostante fosse compito del quarto uomo controllare che Ba non entrasse prima dell’uscita dal campo di Bruccini.

Ieri l’ultimo caso clamoroso

Derubricando a eventuali errori di valutazione quelli trascorsi negli anni successivi, ieri il fallo di mano di Monterisi ha riaperto una ferita mai veramente chiusa fra i tifosi rossoblù. E adesso non c’è neanche più la scusa dell’assenza del VAR. Troppo evidente, anche dalle telecamere di DAZN, il tocco di mano di Monterisi perché la tecnologia non se ne accorgesse. E invece niente rigore e Cosenza (meritatamente) sconfitto.

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