Inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml: due carabinieri indagati per falso e depistaggio
L’indagine mira a verificare la presenza di irregolarità nei verbali e nelle ricostruzioni fornite dopo l’incidente
La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano deceduto nella notte tra il 23 e il 24 novembre durante un inseguimento con i carabinieri del Nucleo Radiomobile. Due militari sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di falso e depistaggio. L’indagine mira a verificare la presenza di irregolarità nei verbali e nelle ricostruzioni fornite dopo l’incidente.
Le circostanze dell’incidente
L’inseguimento, durato otto chilometri, si è concluso tragicamente intorno alle 4 del mattino tra via Ripamonti e via Quaranta. Secondo un testimone oculare, l’impatto tra l’auto dei carabinieri e lo scooter del giovane avrebbe giocato un ruolo cruciale. Emergono anche sospetti sulla presunta cancellazione di un video dell’incidente.
L’analisi tecnica
La Procura ha incaricato esperti di condurre una consulenza cinematica e dinamica per determinare le cause e le responsabilità del sinistro. Questo esame sarà decisivo per accertare se vi siano stati comportamenti impropri da parte delle forze dell’ordine, compresi eventuali tentativi di alterare le prove.
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