venerdì,Febbraio 14 2025

Reparto di chirurgia toracica a Cosenza: sindacati contro la scelta dei posti letto a pagamento

La CGIL Cosenza denuncia l'inopportunità di riservare posti letto a pagamento nel nuovo reparto di chirurgia toracica, mentre l'ospedale registra gravi carenze

Reparto di chirurgia toracica a Cosenza: sindacati contro la scelta dei posti letto a pagamento

L’Ospedale Annunziata di Cosenza ha recentemente inaugurato il nuovo reparto di chirurgia toracica. Tuttavia, questa buona notizia è stata offuscata dalla decisione di riservare quattro posti letto del reparto ai pazienti “solventi”, ovvero a pagamento.

La CGIL Cosenza e la FP CGIL Cosenza hanno sollevato serie perplessità sulla scelta, definendola «inopportuna» in un contesto sanitario già fortemente in crisi. Secondo i dati riportati, il report AGENAS 2024 classifica l’ospedale bruzio con un bollino rosso per le sue gravi carenze organizzative e qualitative.

«In una terra in cui il bisogno di sanità pubblica e la difficoltà di accesso alle cure sono i problemi più sentiti, è prioritario garantire l’accesso a tutti, senza distinzione economica», si legge nel comunicato.

Tra le criticità denunciate, figurano: tempi di attesa in pronto soccorso mediamente di 5 giorni, percentuali bassissime di interventi per protesi d’anca entro 180 giorni (circa il 3%), apparecchiature obsolete, con il 42% in uso da oltre 10 anni, costi di degenza tra i più alti d’Italia.

In aggiunta, la CGIL sottolinea che il diritto alla libera professione intramuraria è vincolato al rispetto dei tempi di attesa istituzionali. «Spesso questi requisiti non sono soddisfatti nella nostra provincia», afferma il sindacato.

È stato inoltre smentito il presunto accordo sindacale che avrebbe introdotto i posti letto a pagamento. L’intesa riguarda esclusivamente la regolamentazione della libera professione intramuraria, non il modello di gestione privato adottato.

«Non ci sembra questa la strada giusta per garantire il diritto alla salute, che non può essere ridotto a una lotteria sociale, in cui solo chi può pagare vince», conclude il comunicato.

La CGIL rinnova il proprio appello per un cambio di passo nelle politiche sanitarie calabresi, puntando su un sistema inclusivo e accessibile a tutti i cittadini.

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