venerdì,Febbraio 14 2025

Autonomia differenziata, la Cassazione dà l’ok per il referendum abrogativo

Respinti i quesiti relativi all'abrogazione parziale proposti da alcuni consigli regionali. Soddisfazione da parte dei politici contrari

Autonomia differenziata, la Cassazione dà l’ok per il referendum abrogativo

La Corte di Cassazione ha dichiarato legittima la richiesta di referendum per l’abrogazione totale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. La decisione, contenuta in un’ordinanza di circa 30 pagine, è giunta dopo che la Corte Costituzionale aveva già dichiarato incostituzionali alcune disposizioni della legge. Tuttavia, la Cassazione ha respinto i quesiti relativi all’abrogazione parziale proposti da alcuni consigli regionali.

Autonomia differenziata, referendum dopo la bocciatura parziale della Corte Costituzionale

L’Autonomia differenziata, al centro delle polemiche, mira a trasferire competenze fondamentali come sanità, istruzione e infrastrutture alle regioni, ma secondo i critici rischia di ampliare le disuguaglianze territoriali e indebolire l’unità nazionale. La Corte Costituzionale, nel suo precedente pronunciamento, aveva chiarito che materie come ambiente, energia e trasporti devono restare competenze centrali dello Stato per garantire esigenze unitarie, riservando al Parlamento il compito di regolare la complessità del pluralismo istituzionale.

Le dichiarazioni di politici e rappresentanti dei comitati

Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, ha definito la decisione della Cassazione «un passo importante contro una legge che aumenta le disuguaglianze e frammenta il Paese». Anche il Movimento 5 Stelle, tra i promotori del referendum, ha parlato di “una sonora bocciatura per il governo e la maggioranza”, sottolineando come la legge sia stata già svuotata nei suoi punti principali dalla Consulta.
Ivana Veronese, vicepresidente del comitato nazionale contro l’autonomia differenziata, ha espresso soddisfazione per il via libera della Cassazione e attende ora la pronuncia della Corte Costituzionale, prevista a gennaio, che deciderà sull’ammissibilità definitiva del referendum.

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