martedì,Gennaio 14 2025

Dopo la tragedia di Calenzano, molti siti “osservati speciali”. Ecco gli impianti cosentini a rischio

Ci sono anche siti in provincia di Cosenza che sono attenzionati dopo il tragico scoppio in Toscana

Dopo la tragedia di Calenzano, molti siti “osservati speciali”. Ecco gli impianti cosentini a rischio

Quasi tutti sono siti di stoccaggio o produzione di combustibili, soprattutto Gpl. Uno custodisce esplosivi, un altro si occupa della lavorazione di materiali ferrosi. L’inventario degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ne individua 17 in Calabria: sono contenuti nell’elenco stilato dal Ministero della Transizione ecologica e predisposto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Si tratta di stabilimenti industriali nei quali – è bene precisarlo – la probabilità che si verifichino incidenti è bassa ma l’entità dell’evento avrebbe una magnitudo elevata

Sono siti monitorati (anche) dalla Protezione civile: uno è stato protagonista, all’inizio del 2024 di un test di It-Alert, l’app che segnala i pericoli più rilevanti alla popolazione o le gravi emergenze imminenti o in corso. Il test simulava un incidente industriale rilevante nell’area di Montalto Uffugo e non andò benissimo, perché nessun messaggio di allerta entro i 2 chilometri arrivò sui cellulari degli utenti. All’epoca, It-Alert segnalò «problemi di copertura delle antenne in Calabria». È soltanto un esempio dell’attenzione che si concentra sugli stabilimenti industriali ritenuti a rischio. Tema tornato di stretta attualità dopo la tragedia di Calenzano, in Toscana: 5 morti, 26 feriti e un’inchiesta della Procura di Prato per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro e disastro colposo. Le indagini si occuperanno di chiarire cosa sia accaduto nel deposito Eni. I fatti, intanto, hanno rilanciato il tema dei siti pericolosi: 940 in tutta Italia, sulla base della direttiva Seveso 3 emanata dal Parlamento europea, che impone controlli sul pericolo di incidenti rilevanti connessi con materie pericolose. I numeri calabresi sono molto lontani da quelli della Lombardia (quasi 250 stabilimenti pericolosi): inevitabile, viste le differenze tra i due tessuti industriali. I siti si dividono in stabilimenti di soglia inferiore e stabilimenti di soglia superiore. I primi in Calabria sono Garganogas di Montalto Uffugo; Butangas di Montalto Uffugo; Ultragas Cm di Sellia; Energas di Lamezia Terme e New Meca di Lamezia Terme. La suddivisione indica anche competenze diverse: è la Regione a doversi occupare degli stabilimenti di soglia inferiore, spetta allo Stato invece curarsi di quelli di soglia superiore.

Impianti a rischio a Cosenza

  1. Garganogas srl (stoccaggio di Gpl) a Montalto Uffugo
  2. Butangas spa (stoccaggio di Gpl) a Montalto Uffugo
  3. Sasà Gas srl (produzione, imbottigliamento e distribuzione di Gpl) a Santa Domenica Talao
  4. Emmediesse srl (produzione, imbottigliamento e distribuzione di Gpl) ad Altomonte
  5. Calabria Gas (stoccaggio di Gpl) a Montalto Uffugo

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