martedì,Gennaio 14 2025

Incarichi all’Asp, anche l’Ugl di Cosenza tuona contro la delibera

Il sindacato chiede le dimissioni del direttore generale e sollecita Roberto Occhiuto a far rispettare i principi di «competenza e meritocrazia»

Incarichi all’Asp, anche l’Ugl di Cosenza tuona contro la delibera

«Vi sono motivi sufficienti per chiedere le dimissioni del direttore generale dell’Asp di Cosenza che non risulta essere all’altezza dei compiti per cui viene lautamente retribuito, nonché l’annullamento della delibera in oggetto». Dura presa di posizione della Confederazione Ugl di Cosenza in relazione alla delibera dell’Asp di Cosenza riguardante «l’individuazione temporanea Responsabili operativi, referenti clinici e coordinatori del Servizio regionale 118».

A tal proposito, il sindacato rileva «alcune anomalie che vanno in controtendenza rispetto a quanto disposto dal Ccnl Sanità. Infatti, gli artt. contrattuali 29, 30, prevedono che le nomine dei Coordinatori debbano risultare a seguito di bando pubblico per “concorso aziendale”; specificando la “graduazione” (in riferimento quindi a durata e parte economica) e altresì – aspetto vincolante – che il candidato sia in possesso del “master di coordinamento” per partecipare a tale Bando».

L’Ugl non comprende come mai, su tali aspetti «impropri ed in palese contraddizione» circa le norme del Ccnl, per quanto concerne le posizioni organizzative, vi sia stata «totale assenza di intervento in merito alla delibera, delle sigle sindacali più rappresentative che, solo ora, lamentano mancanza di trasparenza. Oltretutto tra i coordinatori nominati, sono presenti dirigenti sindacali e considerata tale posizione, riteniamo le loro nomine, benché lecite, eticamente inopportune».

L’Ugl chiede, pertanto, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di far rispettare i principi «di competenza e meritocrazia che, da tempo vengono mortificate da un management “approssimativo” per decisioni e scelte aziendali arbitrarie che incidono negativamente sull’efficienza del personale sanitario e sulla qualità dell’assistenza ai cittadini. Da quanto risulta, ad esempio, verrebbero utilizzati impropriamente infermieri professionali con mansioni di autista in carico al direttore della Centrale operativa competente, in netto contrasto rispetto all’inquadramento».

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