Forte Portuense, manganellate della Polizia contro i manifestanti durante lo sgombero | VIDEO
Scontri feroci fra presidianti e forze dell'ordine, dieci i feriti
Gli scontri al Forte Portuense durante lo sgombero hanno segnato una giornata di alta tensione a Roma. La storica occupazione, divenuta simbolo di resistenza sociale, è stata teatro di violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. La polizia, intervenuta all’alba per liberare l’area, si è trovata di fronte una resistenza organizzata, con barricate improvvisate e lanci di oggetti. Dieci i feriti.
Forte Portuense, la dinamica dello sgombero
Lo sgombero del Forte Portuense è stato pianificato da tempo, ma l’operazione si è trasformata rapidamente in un confronto aperto. Le forze dell’ordine hanno utilizzato idranti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che hanno risposto con lanci di bottiglie e pietre. Gli scontri sono proseguiti per diverse ore, paralizzando l’intera area circostante. Tanti i video degli attivisti che hanno ripreso le manganellate dei poliziotti sui manifestanti, colpiti a più riprese
Le reazioni della comunità
La comunità legata al Forte Portuense ha espresso indignazione per la modalità dello sgombero. «Questo luogo è stato per anni un punto di riferimento per iniziative sociali e culturali», ha dichiarato un attivista presente sul posto. Diverse associazioni locali hanno criticato l’uso della forza e chiesto un dialogo costruttivo invece di interventi repressivi. Al termine degli scontri, il bilancio è stato pesante: numerosi feriti tra manifestanti e forze dell’ordine, oltre a diversi fermi. La zona attorno al Forte Portuense appare ora devastata, con segni evidenti degli scontri ancora visibili nelle strade circostanti. Alcuni residenti hanno lamentato danni alle proprie abitazioni a causa delle operazioni di polizia.
Quale futuro per il Forte Portuense?
Il destino rimane incerto. Mentre le autorità difendono lo sgombero come necessario per ripristinare la legalità, gli attivisti promettono nuove mobilitazioni. La questione del riutilizzo degli spazi sgomberati resta aperta, con un acceso dibattito tra chi chiede nuove strutture pubbliche e chi teme nuove speculazioni edilizie.
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