martedì,Marzo 25 2025

Cosenza, il Tar valuta il caso dell’albergo multipiano a Vaglio Lise

Il consorzio Valle Crati chiede l'annullamento della delibera del consiglio comunale di Cosenza che dà il via libera alla realizzazione della struttura

Cosenza, il Tar valuta il caso dell’albergo multipiano a Vaglio Lise

E’ stata fissata al 15 gennaio 2025 l’udienza davanti al Tar della Calabria per discutere il ricorso presentato dal Consorzio Valle Crati che chiede l’annullamento o, in subordine, la sospensione della delibera del consiglio comunale di Cosenza che dà il via libera alla realizzazione di un edificio multipiano con destinazione turistico alberghiera da realizzare a Vaglio Lise.

Il motivo del ricorso affonda le ragioni del fatto che il Consorzio, pur essendo competente sul tema, sostiene di non essere stato interpellato per la questione relativa agli allacci alle reti fognarie. «Nella mia qualità di presidente di Valle Crati – spiega Maximiliano Granata – avevo già denunciato la situazione delle autorizzazioni allo scarico nella zona di via Popilia, evidenziando la confusione e il disordine amministrativo che caratterizzano il rilascio delle autorizzazioni. Da anni denuncio che il cuore della Valle del Crati è una vera bomba ecologica. In pieno centro abbiamo trovato interi quartieri non allacciati alle fogne. A piazza Europa, un palazzo sversava liquami per la strada. In via degli Stadi, un’altra fogna a cielo aperto e interi condomìni non allacciati. Ma il caso più eclatante è quello dell’ospedale: non si sa dove sversi l’Annunziata».

Rispetto a tale situazione, il Consorzio Valle Crati ha iniziato a realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature che, secondo Granata, «può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti a eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini». A rappresentare il consorzio Valle Crati nell’udienza davaNti ai giudici del Tar, ci sarà l’avvocato Luigi Monaco.

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