Eolico, la provincia di Cosenza è terza per numero di richieste. Ma la regolamentazione latita
Da settembre a novembre è cresciuto lievemente il numero di istanze per la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili. Si attende l’approdo in Consiglio regionale di una legge che disciplini il settore esposto a prevedibili speculazioni. Intanto i movimenti ambientalisti sono contrari al consumo di altro suolo
Aumentano – seppur di poco ma di mese in mese – le richieste di realizzazione di nuovi impianti rinnovabili in Calabria. Se, infatti, nella fotografia scattata a fine settembre le istanze inoltrare a Terna per nuove connessioni alla rete nazionale si attestavano a 189, a fine novembre sono cresciute lievemente: 197 pratiche in itinere per un valore di più 40 in termini di GW. Non si arresta, dunque, la corsa alla produzione di energia pulita che sta spostando gli interessi delle multinazionali green verso il sud Italia. E, riguardo all’eolico, la provincia di Cosenza non fa eccezione.
Corsa alla produzione di energia pulita
Sebbene la Calabria sia tra le meno interessate al fenomeno tra le regioni del Mezzogiorno – la Puglia, la Sicilia e la Sardegna, ad esempio, sono tra le prime in Italia per numero di richieste mentre la Calabria è sesta – la questione ha continuato a tenere banco durante tutto il 2024 facendo registrare dure prese di posizione da parte di sindaci e associazioni ambientaliste che, in alcuni casi, si sono opposte strenuamente alla realizzazione di progetti, in particolare quelli eolici e più impattanti per il territorio.
Eolico, i dati di Cosenza e delle altre province
Prima per numero di richieste è la provincia di Catanzaro con 67 pratiche e una potenza di 4,73 GW, immediatamente alle spalle la provincia di Crotone con 59 pratiche e una potenza di 4. 26 GW, terza è Cosenza con 49 pratiche e una potenza pari a 3. 71 GW. Infine Reggio Calabria e Vibo Valentia rispettivamente con 12 e 10 pratiche per una potenza complessiva di 0. 85.
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