Impianto di San Sago, una petizione popolare contro la riapertura
Gli ambientalisti provano con questa ulteriore iniziativa a scongiurare il riavvio delle attività della discarica, che sembra ormai sempre più vicino
“No” alla riapertura all’impianto di smaltimento rifiuti di San Sago. Lo hanno ribadito ieri sera i cittadini che hanno sottoscritto una petizione popolare promossa dal “comitato per la difesa del Fiume Noce“. Gli ambientalisti provano con questa ulteriore iniziativa a scongiurare il riavvio delle attività della discarica, che sembra ormai sempre più vicino. La struttura, che smaltisce rifiuti pericolosi e non, sorge nella zona montana di Tortora, al confine calabro lucano, a poche centinaia di metri dal fiume Noce e dall’omonima Valle, che è sito di interesse comunitario.
La lunga diatriba
Come ricorderanno i lettori, l’impianto fu chiuso anni addietro per presunto inquinamento ambientale. Dopo i controlli e la fine dell’iter giudiziario, conclusosi con assoluzioni e prescrizioni che non hanno evidenziato alcuna responsabilità, la società titolare ha richiesto e ottenuto tutte le autorizzazioni per il riavvio delle attività, che potrebbe registrarsi a breve. Dopo che le associazioni ambientaliste e le amministrazioni dei comuni della Valle del Noce hanno portato la vicenda in ogni aula di tribunale, ora si attendono gli ultimi due pronunciamenti: una sentenza del Consiglio di Stato e una sentenza sugli usi civici. Se anche queste daranno ragione alla società titolare, la discarica di San Sago potrà riaprire.
La petizione
Da ieri pomeriggio alle 18, i volontari del comitato stazionano al gazebo installato lungo il viale della libertà per raccogliere le firme dei cittadini. È possibile recarvi tutti i giorni, fino al 12 gennaio, dalle 18 alle 23. Un’altra petizione è stata aperta sulla piattaforma online chenge.org. Infine, il presidente del comitato, Giuseppe Ricciardi, provvederà a inviare le firme raccolte al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. Gli organizzatori fanno sapere che nella sola giornata di ieri sono state raccolte circa 600 firme. I primi ad apporre la propria firma sul foglio sono stati Antonino De Lorenzo, Toni Iorio e Pasquale De Franco, rispettivamente sindaci di Praia a Mare, Tortora ed Aieta. «Analoghe postazioni itineranti di raccolta firme in presenza – aggiungono dal comitato – saranno, a rotazione, contestualmente attive presso ciascun Comune della Valle del Noce».