San Giovanni in Fiore, M5S interviene sulla morte del 48enne dopo l’attesa in ospedale: «Sanità simile a una lotteria»
L'ultimo evento ha scatenato le reazioni dei pentastellati che chiedono un immediato intervento del presidente Occhiuto, commissario alla sanità
La recente morte di un uomo di 48 anni per arresto cardiaco durante un trasferimento in ambulanza, dopo oltre tre ore di attesa al Pronto Soccorso di San Giovanni in Fiore, ha scatenato dure reazioni politiche. Esponenti del Movimento Cinque Stelle, tra cui Pasquale Tridico, Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Riccardo Tucci e Davide Tavernise, insieme ad amministratori locali, hanno denunciato la situazione come «gravissima e inaccettabile». Secondo il M5S, questa tragedia evidenzia le gravi carenze del sistema sanitario nelle aree montane della Calabria. Ieri anche il Partito Democratico si era esposto sulla vicenda parlando di una «tragedia che si sarebbe potuta evitare»
«La tragedia di San Giovanni in Fiore mostra la crisi della sanità calabrese»
Gli esponenti pentastellati hanno annunciato interrogazioni parlamentari per fare chiarezza su diversi aspetti della vicenda. In particolare, hanno sottolineato «la mancata disponibilità di un’ambulanza medicalizzata nonostante la chiara diagnosi di un problema acuto tempo-dipendente». Hanno inoltre evidenziato la carenza di anestesisti. L’unico specialista in servizio è stato costretto ad accompagnare un altro paziente in ambulanza, lasciando il reparto sguarnito. Secondo il Movimento, questa situazione dimostra che la sanità nelle aree montane calabresi è ormai diventata una «lotteria, dove la possibilità di ricevere cure adeguate dipende più dalla fortuna che dall’efficienza del sistema sanitario. Questo è disumano e contrario alla tutela della salute garantita dalla Costituzione».
Il M5S si rivolge al commissario Occhiuto
I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle hanno rivolto un appello al commissario alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto, affinché riveda urgentemente la rete dell’assistenza ospedaliera. «È necessario dotare gli ospedali delle aree interne di personale qualificato. Servono anche strumenti adeguati per gestire le emergenze direttamente sul territorio». E ancora: «Così si eviterebbero trasferimenti rischiosi e spesso inutili». La richiesta è chiara: un intervento immediato per garantire ai cittadini calabresi il diritto fondamentale alla salute.