Pd Rende, Artese scrive a Perugini e Pecoraro: «Chiarite la mia posizione nel partito»
L'ex vicesindaca fu sospesa da segretaria di circolo dopo una misura cautelare disposta dal Gip per Mala Arintha. A dicembre, però, è stata totalmente prosciolta ed ha rinnovato la tessera dei democrat. Ora chiede lumi alla Federazione e alla Commissione di garanzia
Annamaria Artese ha inviato una missiva al segretario del Pd provinciale di Cosenza, Vittorio Pecoraro, e al presidente della commissione di garanzia Salvatore Perugini. L’ex vicesindaca di Rende ha chiesto lumi sulla sua posizione alla luce delle recenti sentenze che hanno dissipato qualsiasi nube sul proprio operato.
In particolare, ha fatto riferimento al proscioglimento dall’inchiesta Mala Arintha emesso lo scorso 9 dicembre dal Gup di Cosenza. Ma non solo, perché, riannodando i fili della vicenda che l’ha riguardata, è partita dalla misura di interdizione dai pubblici uffici disposta da parte del GIP della Procura di Cosenza. Fu emessa il 2 novembre 2022 e le costò il posto di segretaria del circolo cittadino del Pd di Rende, le cui funzioni furono avocate a sé da Pecoraro.
«Dopo le valutazioni degli organismi di garanzia provinciale del Partito democratico e le relative sospensioni disposte – scrisse quest’ultimo in una nota – la Federazione provinciale di Cosenza, sentito il Partito democratico regionale, ha assunto le funzioni della Segreteria di circolo, nella persona del Segretario provinciale Vittorio Pecoraro. In tale contesto, si sono organizzate le primarie per la scelta del Segretario/a nazionale del Partito democratico. Nelle prossime settimane, il segretario provinciale procederà alla convocazione di una assemblea degli iscritti per discutere di come rilanciare la attività e garantire una forte iniziativa politica su Rende». Assemblea poi mai convocata. Di recente, invece, sono stati Maria Locanto (in attesa di diventare vicesindaca di Cosenza) e Pietro Lecce ad aver espletato le pratiche per il tesseramento
La missiva di Annamaria Artese ai vertici del Pd di Cosenza
La misura interdittiva personale di Annamaria Artese fu quindi annullata dal Tribunale della Libertà di Catanzaro il 30 marzo 2023 che anticipò, nei fatti, il recente epilogo. Artese, nonostante il trattamento riservatole dai vertici locali, ha rinnovato la tessera del Partito Democratico. Cosa che l’ha spinta a produrre la missiva in questione. «Mi rivolgo a voi in qualità di iscritta e segretaria eletta del circolo di Rende, sospesa dalla Commissione Controllo e Garanzia in data 28 novembre 2022» si legge nel carteggio.
Lamenta che nessun provvedimento di reintegro è stato mai adottato dalla commissione guidata da Perugini e chiede di pronunciarsi alla luce di quanto emerso nelle aule dei tribunali. «Confido – spiega Artese – che questa sentenza contribuisca a ristabilire un clima di fiducia e rispetto reciproco, che costituiscono o dovrebbero costituire i valori fondanti del nostro partito. Auspico inoltre che tale chiarimento permetta di ripristinare una piena collaborazione e partecipazione all’interno delle attività del Partito Democratico, tanto a livello locale quanto regionale».
«Vi invito – conclude nella comunicazione inviata da Annamaria Artese al Pd provinciale – a considerare questa comunicazione come una conferma della mia disponibilità a continuare a contribuire al progetto politico del nostro partito, in uno spirito di dialogo e trasparenza. Qualora riteniate opportuno discutere ulteriormente la questione, resto a completa disposizione per un confronto diretto».