mercoledì,Febbraio 12 2025

Kelly Egbon ucciso a Schio, arrestata la fidanzata per omicidio pluriaggravato

La donna, residente a Catania, aveva raccontato che la sera del 6 gennaio era tornata a casa con Egbon dopo aver consumato birra insieme

Kelly Egbon ucciso a Schio, arrestata la fidanzata per omicidio pluriaggravato

Svolta nell’indagine sulla morte di Kelly Egbon, 32enne nigeriano trovato dissanguato nella notte tra il 6 e il 7 gennaio nel suo appartamento a Schio (Vicenza). L’ipotesi iniziale di un incidente, ovvero una caduta su un tavolo di vetro, è stata smentita: si tratta di omicidio. La fidanzata della vittima, Queen Enabuele, 36 anni, è stata arrestata con l’accusa di omicidio pluriaggravato, come disposto dalla Procura di Vicenza dopo le indagini condotte dai carabinieri.

Kelly Egbon era stato trovato senza vita a causa di una ferita profonda alla coscia sinistra che aveva reciso l’arteria femorale. La compagna aveva inizialmente dichiarato che il fidanzato era caduto accidentalmente su un tavolo di vetro. Tuttavia, dopo un interrogatorio lungo e approfondito, Enabuele è stata fermata.

La donna, residente a Catania, aveva raccontato che la sera del 6 gennaio era tornata a casa con Egbon dopo aver consumato birra insieme. Poco dopo, aveva sentito un rumore forte e lo aveva trovato a terra, tra i frammenti del tavolo rotto. Enabuele aveva quindi chiamato un conoscente e allertato i soccorsi. Tuttavia, quando i sanitari sono arrivati, non hanno potuto fare nulla per salvare il 32enne.

I primi rilievi avevano sollevato dubbi sulla versione della donna: i medici legali hanno identificato una ferita da arma da taglio all’interno della coscia sinistra della vittima, incompatibile con una scheggia di vetro. Un coltello, ritrovato in un cassetto della cucina con tracce di sangue e manico spezzato, è risultato compatibile con la ferita.

Poco dopo, Queen Enabuele ha confessato: «Voleva accoltellarmi, e così mi sono difesa». Durante l’interrogatorio ha spiegato che Egbon, in stato di ebbrezza, l’aveva aggredita con schiaffi, tentando poi di colpirla con un coltello. Nel tentativo di respingerlo, la donna ha afferrato la lama, colpendolo accidentalmente alla gamba. La ricostruzione combacia con gli accertamenti degli inquirenti. La 36enne è stata trasferita nel carcere di Verona.

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