martedì,Febbraio 18 2025

Il drammatico racconto delle donna di Luzzi sequestrata dal compagno su Pomeriggio Cinque

Agnese è stata salvato grazie all'intervento dei carabinieri

Il drammatico racconto delle donna di Luzzi sequestrata dal compagno su Pomeriggio Cinque

«Mi ha messo in una soffitta con un letto e del cibo, era tutto organizzato. Mi ha minacciato di morte: se urlavo mi avrebbe ammazzato. Non ho denunciato prima perché minacciava i miei figli.»

Agnese, trentenne di Luzzi, in Calabria, ha raccontato la sua storia a Pomeriggio Cinque (qui il video), programma di Canale 5 condotto da Myrta Merlino, dopo che è stata sequestrata dal suo compagno, che non aveva accettato la fine della loro relazione.

«L’ho conosciuto perché a casa mia avevamo degli animali, e lui è un macellaio. L’ex moglie lo aveva lasciato e mi aveva detto: “Guarda che lui è così…” ma io non ci andavo tanto dietro a quello che diceva. Ci siamo incontrati ed è nato l’amore. Il primo anno credevo in quell’amore, ma poi si è trasformato in violenza.»

Intervistata dall’inviata Ilaria Dalle Palle, Agnese ha detto: «Mi chiudeva dentro la stanza, mi maltrattava, mi gridava, mi minacciava. Non ho trovato il coraggio di andare dai Carabinieri prima perché lui minacciava specialmente i miei figli. Io lo volevo lasciare, ma lui mi diceva che mi avrebbe rovinato la famiglia. Quando ho conosciuto un nuovo avvocato ho preso il coraggio di lasciarlo e ho detto basta.»

Agnese ha poi ripercorso i drammatici momenti del sequestro: «Quel giorno ho detto a mia madre che sarei andata in un supermercato. Quando sono arrivata lui era alle mie spalle, mi ha preso per le mani e mi ha messo dentro la macchina, dietro i sedili posteriori che aveva spinto su di me. Non ho potuto urlare perché mi minacciava di uccidermi. Arrivati a casa sua, mi ha costretta a salire una scala. Io gridavo, ma lui mi ha messo in questa soffitta già organizzata con un letto e del cibo, era tutto predisposto. Poi mi ha dato a forza quattro compresse. Mi ha minacciato di morte: se urlavo, mi avrebbe ammazzato. Mi ha messo le mani al collo, ma un uomo è sempre più forte.»

Infine, ha ricordato il momento in cui è stata salvata: «Mia madre è stata coraggiosa, ha avvisato subito i Carabinieri e loro sono venuti al volo. Se non fosse stato per mia madre, io forse non sarei qui. Lui è venuto di sopra con i Carabinieri e diceva a me di dire loro che volevo stare con lui, ma io non ho risposto perché non era vero. Prima di vedere i Carabinieri pensavo di morire, quando li ho visti ho capito che ero salva.» L’uomo è ora in carcere in attesa della convalida del fermo.

Articoli correlati