Cosenza Calcio, se a metterci la faccia sono sempre e solo Alvini e Delvecchio
Davanti ai giornalisti e ai tifosi si sono presentati solo tecnico e ds. L'ennesima contestazione, forse la più pesante da diverso tempo a oggi, non ha smosso né il patron Guarascio né l'amministratrice unica Scalise.
Va bene che la conferenza stampa rientra nei doveri di un tecnico. Va bene che i direttori sportivi, a Cosenza, sono abituati ad prendersi responsabilità non loro. Da Meluso a Gemmi, passando per Cerri, Valoti, Trinchera e Goretti, il confronto coi tifosi è per i ds del Cosenza Calcio praticamente una prassi. Così ieri è toccato a Gennaro Delvecchio. Nonostante la squadra, con i quattro punti di penalizzazione, sarebbe anche sopra i playout. E i quattro punti di penalizzazione non sono responsabilità né di Delvecchio, né di Alvini, né di Florenzi e compagni. Eppure a presentarsi davanti ai giornalisti dopo il pareggio con il Mantova, in sala stampa, è arrivato il mister. Davanti ai tifosi, con il pullman in attesa, il ds Delvecchio. Del presidente Eugenio Guarascio neanche l’ombra. Insulti, alcuni dei quali hanno interrotto anche il minuto di silenzio in memoria di Carlo Cudicini e Aldo Agroppi. Contestazione, durata praticamente 90 minuti, con partecipazione anche delle tribune. Ma il silenzio procede.
Cosenza Calcio, la contestazione non smuove il patron
A riprova della posizione presa dalla tifoseria rossoblù c’è stato l’intervento, verso il triplice fischio, anche della Tribuna Rossa Sud, che ha iniziato a intonare cori contro il presidente Guarascio. Anche dalla Tribuna Blu Centrale, dove siede lo stesso proprietario di Ecologia Oggi, sono arrivati insulti. Il tutto sotto lo sguardo impassibile sia del diretto interessato, sia dell’amministratrice unica della società rossoblù, Rita Rachele Scalise. Anche lei è stata presa di mira dai tifosi e non si escludono ripercussioni future. Ma davanti ai taccuini dei giornalisti e davanti ai supporter stessi non si è presentato nessuno dei due. A metterci la faccia, come da ottobre a oggi, Alvini e Delvecchio. Ai quali verrebbe solo da dire grazie per la dedizione e l’impegno che ci mettono. Ha ragione il tecnico, d’altro canto. Con quei quattro punti, il Cosenza Calcio sarebbe fuori anche dalla zona playout. Ma quei quattro punti non ci sono. E le responsabilità, per questo, non sono certo loro. Bisognerebbe citofonare ad altro indirizzo.