Il mistero della statua di San Francesco scomparsa a Paola
La scultura di San Francesco, opera di Ducrot, donata al MaM di Cosenza, è scomparsa dopo una mostra a Paola.
Non si può parlare di miracolo, piuttosto di un pasticcio avvenuto un paio di anni fa proprio a Paola, la città simbolo del Santo simbolo della Calabria: San Francesco. Bilotti era all’epoca il curatore di una collezione del MaM, il Museo Arti e Mestieri della Provincia di Cosenza, che ha sede nel centro storico della città dei bruzi. Il collezionista commissionò una serie di opere a quelli che definisce i «maggiori artisti contemporanei italiani» tra cui Giuseppe Ducrot, considerato il nuovo Bernini. «Ducrot – scrive Bilotti nella segnalazione inviata al comandante della Polizia provinciale di Cosenza – su mia sollecitazione e garanzia, ha reso omaggio alla Calabria realizzando e donando la scultura in terracotta di San Francesco di Paola. La donazione per mio tramite quale procuratore speciale è stata donata nel 2000 alla Provincia di Cosenza al fine d’incrementare la dotazione del Museo presso il MAM». Le opere, però, apprezzate vennero anche richieste altrove.
«Graziano Di Natale – prosegue Bilotti nella missiva – ricoprendo ruolo politico sia in Provincia che nel Consiglio Comunale, ha richiesto la scultura per una mostra a Paola insieme ad altre. Al termine dell’esposizione le opere sono state restituire alla Provincia, alcune maldestramente danneggiate come il dipinto di Roberto Ferri, ritrattista ufficiale del papa, mentre la scultura di Ducrot richiesta più volte non ha mai fatto ritorno. Di Natale è rimasto e rimane evasivo sulla sua collocazione. Peraltro, l’opera appartenendo al patrimonio pubblico è vincolata ope legis e la sua sparizione costituisce reato aggiuntivo in quanto bene culturale nella cui istruttoria è stata coinvolta la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle provincie Cosenza Catanzaro e Crotone piazza Valdesi 13 Cs.
Infine – precisa Bilotti – la donazione è modale, ciò gravata dell’onere della Provincia di Cosenza donataria di esporla permanentemente alla pubblica fruizione nei locali del Mam. Si è avverata la condizione risolutiva e la proprietà tornerebbe al donante con ulteriore danno erariale».