Quinto annullamento per Francesco Casella, la Cassazione chiede un nuovo giudizio al Riesame
La Suprema Corte accoglie ancora una volta il ricorso dei difensori di uno degli imputati del rito ordinario di Reset
E siamo a cinque. La seconda sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza cautelare del Riesame di Catanzaro sulla posizione di Francesco Casella, imputato nel processo ordinario di Reset. Processo che si svolge ad oggi nella gelida aula bunker di Castrovillari.
Gli ermellini hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Giuseppe Belcastro, dopo l’ennesimo rigetto del Riesame che, sul punto, continua a dare ragione, in parole povere, all’impianto accusatorio della Dda di Catanzaro. I penalisti, tuttavia, si sono fermamente opposti alle motivazioni, censurando ogni passaggio presente nel provvedimento restrittivo che conferma la misura cautelare della custodia in carcere per il ristoratore cosentino, assolto di recente nel processo di secondo grado di “Testa di Serpente“.
Nel processo Reset, Francesco Casella avrebbe avuto un ruolo nel presunto narcotraffico del clan degli “zingari” di Cosenza. Alcuni pentiti, tuttavia, lo hanno escluso da contesti mafiosi, precisando che lo stesso aveva rapporti d’amicizia con diversi ‘ndranghetisti cosentini. Finanche il procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha chiesto di annullare con rinvio l’ordinanza cautelare. Ora la palla torna al Riesame.