San Marco Argentano, ex dipendente Anas assolto dall’accusa di omicidio stradale
Cancellata in Appello la condanna a un sessantottenne originario di San Marco Argentano ritenuto coinvolto nei drammatici fatti del 26 agosto 2010
La Corte di Appello di Catanzaro ha assolto un ex dipendente Anas originario di San Marco Argentano dall’accusa di duplice omicidio stradale in relazione a un tragico incidente avvenuto a Cassano il 26 agosto del 2010. Quel giorno, infatti, sulla bretella di raccordo tra la Ss 283 e la Ss 534, perse la vita il conducente di un’Alfa Romeo 147, mentre il passeggero fu ricoverato nell’ospedale di Catania e morì un mese dopo.
Il dipendente Anas, oggi sessantottenne, era stato condannato in primo grado e, nel corso dell’udienza, la Procura generale aveva chiesto la conferma del verdetto. Alla fine, però, i giudici hanno dato credito alle tesi degli avvocati difensori, Pierluigi Pugliese e Gennaro Giordano, decretando l’assoluzione dell’imputato con la formula del «non aver commesso il fatto».
La Corte si è presa 90 giorni per il deposito delle motivazioni, ma nel frattempo l’avvocato Pugliese esprime «viva e convinta soddisfazione, non tanto per il notevole risultato, processualmente, ottenuto, ma, prima e più, perché lo stesso rappresenta la fine di un vero e proprio incubo giudiziario (durato quasi 15 anni) per il proprio assistito, cittadino probo e lavoratore indefesso, al quale l’odierno pronunciamento restituisce dignità, personale e lavorativa e serenità, individuale e familiare». Nella difesa ha partecipato anche il perito stradale, Fabrizio Coscarelli.