martedì,Febbraio 18 2025

Nuovo ospedale di Cosenza, il Pd evoca “Godot” e spunta Arcavacata

Il decreto che individua il sito per la realizzazione del presidio sanitario arriva proprio mentre è in corso una conferenza stampa dei dem sul tema

Nuovo ospedale di Cosenza, il Pd evoca “Godot” e spunta Arcavacata

La pubblicazione del Decreto del Commissario ad acta per la sanità calabrese Roberto Occhiuto sulla individuazione di Arcavacata di Rende, quale sito migliore in cui costruire il nuovo ospedale Hub di Cosenza, è giunta contestualmente allo svolgimento della conferenza stampa della federazione provinciale del Pd focalizzata appunto sui ritardi nelle procedure di realizzazione dell’importante infrastruttura.

“Aspettando Godot” il tema dell’incontro con i giornalisti convocato dai democrat a Palazzo dei Bruzi, prendendo in prestito il titolo della celebre opera di Samuel Beckett. E Godot, inaspettatamente ma non troppo, a differenza di quanto accade in teatro, questa volta si è materializzato.

Nel documento si legge che l’area indicata dal precedente studio di fattibilità, costato alle casse pubbliche circa 700mila euro, da inquadrare come ad elevata pericolosità idrogeologica per la breve distanza rispetto al corso del Fiume Crati. Meglio traslocare nei pressi dell’Università della Calabria. Carlo Guccione rivendica il merito di aver messo sotto pressione il governatore.

E recrimina per il tempo perduto rispetto al cronoprogramma indicato a suo tempo dall’Inail, l’Istituto che ha messo a disposizione le risorse finanziare: «Con vigore al Commissario Occhiuto abbiamo chiesto uno scatto di reni, un’accelerazione – ha detto ancora Carlo Guccione – perché, nonostante i fondi siano disponibili dal 2019, nulla di concreto ancora è stato prodotto in una fase nella quale la comunità vive un profondo disagio per la carenza di letti dell’Annunziata in cui mancano all’appello 305 posti rispetto ai 730 previsti. Ci sono pazienti con la diagnosi che rimangono per giorni parcheggiati in pronto soccorso – ha tuonato Guccione – in attesa di una sistemazione. Questi ritardi sono intollerabili».

Insieme all’ex consigliere regionale sono intervenuti il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e il coordinatore della segreteria provinciale del Pd Salvatore Giorno. Proprio Salvatore Giorno ha precisato come lo studio commissionato alla Cooprogetti Scarl non sia tecnicamente uno studio di fattibilità «ma un Docfap, ovvero un documento di fattibilità delle alternative progettuali previsto dal nuovo codice degli appalti, propedeutico alla redazione del Documento di indirizzo alla progettazione».

Salvatore Giorno in conferenza stampa aveva anche ribadito come, lo spostamento del sito, dovesse essere adeguatamente motivato. Ed infatti nel Dca si legge che l’area di Vaglio Lise, in base alle risultanze delle cartografie del Piano stralcio di Bacino del Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, è indicata «in una classe di pericolosità idraulica P2, equivalente ad un rischio R3». Rischio che «aumenterebbe fino a R4 con la realizzazione del nuovo ospedale».

Il sindaco Franz Caruso nel suo intervento, ha ribadito l’inadeguatezza strutturale dell’Annunziata. «Una struttura obsoleta, in cui non si riesce a dare una risposta ai cittadini per carenze logistiche e tecnologiche e nonostante l’impegno di medici e personale sanitario di primissimo livello».

Nel salone consiliare di Palazzo dei Bruzi ha preso la parola anche Marisa Valensise, esponente di un comitato spontaneo della salute costituito per la difesa dell’ospedale di Polistena «per testimoniare – ha sostenuto – che il problema della qualità delle cure accomuna tutti i calabresi. Polistena è un nosocomio al servizio di tutta l’area della Piana, per una potenziale utenza di 200mila persone. I numeri non mentono e dicono che i viaggi della speranza sono in aumento mentre molti rinunciano a rivolgersi alle strutture sanitarie perché devono scegliere tra curarsi o portare avanti una famiglia. Insieme ai comitati di Locri, di Vibo Valentia, di Serra San Bruno, ci uniamo alla protesta delle associazioni anche di Cosenza preannunciando una manifestazione davanti alla sede della Giunta regionale, per portare le nostre istanze al governatore e chiedere una seria programmazione del servizio sanitario della Calabria».

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