La lettera | Viaggiare per studiare: il grido dei genitori del Liceo Artistico di Corigliano Rossano
Trasporti scarsi, strutture fatiscenti e promesse non mantenute: il diritto allo studio nell'Alto Ionio Cosentino è messo a dura prova
Un viaggio quotidiano, fatto di difficoltà, ostacoli e disagi, per conquistare il diritto allo studio. Questo è ciò che vivono ogni giorno i ragazzi e le famiglie di San Demetrio Corone e di altri paesi dell’Alto Ionio Cosentino. La storia del Liceo Artistico del Polo Liceale di Corigliano-Rossano è il simbolo di una battaglia che non può più essere ignorata.
«Mio figlio, 17 anni, affronta da quattro anni un cammino scolastico segnato da problemi strutturali e logistici che mettono a rischio non solo il suo futuro, ma anche la sua sicurezza. La scelta di frequentare il Liceo Artistico di Rossano, pur voluta, è diventata un obbligo, dato che non esistono alternative più vicine e accessibili.
Le difficoltà iniziano già dal viaggio: collegamenti insufficienti, orari delle navette non coordinati con quelli degli autobus e strade pericolose obbligano gli studenti a percorrere lunghi tratti a piedi, esponendoli a gravi rischi per la loro sicurezza.
Non è accettabile – denuncia la signora Liguori – che i nostri figli debbano rischiare la vita ogni giorno per andare a scuola. La situazione delle strade e dei trasporti è insostenibile, e nessuno sembra voler intervenire».
La didattica nei licei artistici si fonda sui laboratori – spiega Liguori – e senza strutture adeguate, non è possibile garantire una formazione completa ai nostri ragazzi.”
Nonostante le ripetute richieste inviate alle autorità competenti – dalla Provincia di Cosenza al Comune di Rossano – nessuna risposta concreta è mai arrivata.
«Abbiamo scritto lettere, inviato PEC, cercato dialoghi con le istituzioni, ma siamo stati ignorati – aggiunge Liguori –. La Presidente della Provincia, Rosaria Succurro, non ha mai risposto né a noi genitori né al dirigente scolastico, nonostante le richieste ufficiali e le proposte avanzate».
Tra le soluzioni, c’era la possibilità di trasferire le classi del triennio nei locali inutilizzati dell’I.T.G. “Falcone-Borsellino” di Rossano, proposta approvata dal Collegio dei Docenti. Tuttavia, anche questa iniziativa è rimasta bloccata, senza alcuna motivazione ufficiale.
“È come se i nostri ragazzi non contassero nulla. La politica deve smettere di essere solo la poltrona comoda dei pochi eletti e diventare il mezzo per rendere la vita sostenibile a tutti,” dichiara Liguori con amarezza.
L’emergenza non è solo didattica, ma anche strutturale. I locali del plesso di via XX Settembre, dove si trova il triennio del Liceo Artistico, presentano gravi problemi di sicurezza. Un’ispezione dei Vigili del Fuoco ha confermato le preoccupazioni dei genitori, ma, nonostante i verbali e le disposizioni, nulla è stato fatto.
“Non stiamo chiedendo miracoli, ma solo che venga garantito ciò che spetta ai nostri ragazzi: un’istruzione di qualità in un ambiente sicuro – conclude Liguori –. La Calabria non può continuare a essere sinonimo di disuguaglianze. I sogni devono essere un diritto di tutti, anche per chi vive nei piccoli paesi.”
La speranza è che, finalmente, le istituzioni ascoltino questo appello e si assumano la responsabilità di garantire un futuro migliore ai ragazzi di oggi, che sono il cuore pulsante del domani.