Pina Incarnato, l’urbanistica come strumento politico per ridurre le distanze sociali | VIDEO
L'assessore all'urbanistica racconta i diversi interventi che si stanno realizzando sulle periferie cittadine sia per realizzare nuovi alloggi che per migliorare i vecchi
Se c’è una cifra riformista nell’amministrazione comunale di Franz Caruso, questa è certamente rintracciabile nella forte azione di riqualificazione delle periferie urbane di Cosenza. Un obiettivo sul quale la maggioranza sta concentrando molti sforzi con una serie di azioni mirate. Ne abbiamo parlato con l’assessore comunale all’Urbanistica, Pina Incarnato secondo la quale «abbiamo sempre detto che avremmo cominciato a accorciare le distanze sociali e questo è il modo migliore per farlo, cominciare proprio a dare attenzione alle periferie».
Si è partiti con un’opera che ha fatto discutere molto ovvero la famosa rotatoria realizzata a via degli Stadi. «La realizzazione della rotatoria – dice l’assessore – rientra all’interno di un progetto molto più ampio che è quello proprio della riqualificazione del quartiere San Vito-Serraspiga. In questo progetto c’era l’idea di ricongiungere il quartiere con il resto della città. Quindi la prima porta del quartiere riguardava la realizzazione di una rotatoria che ricollegasse il quartiere». Il progetto è stato accompagnato da critiche e scetticismi, soprattutto per la presenza dei sanpietrini che circondano la rotatoria. «Il fatto che i lavori si siano protratti per 60 giorni, certamente ha comportato disagi. Però ritengo che ora i benefici siano evidenti perché ha portato un miglioramento anche nel traffico. Anche i sanpietrini, molto criticati all’inizio, invece hanno una funzione ben precisa ovvero quella di creare rallentamenti ed evitare incidenti che un tempo nella zona erano numerosi. Oggi invece non me ne risultano».
Ma le iniziative non hanno riguardato solo la mobilità, ma soprattutto l’edilizia sociale. «Siamo riusciti a intervenire in 12 palazzi di edilizia residenziale pubblica. Questo è un intervento straordinario per una città in quanto riesce a dare risposte a chi vive in condizioni non più moderne. Pensate che all’interno di questi edifici non c’erano neanche riscaldamenti. C’erano barriere architettoniche. Con questi interventi riusciremo non solo a efficientare dal punto di vista energetico gli appartamenti, ma riusciremo anche a dare risposte concrete perché ristrutturarli, anche mettendoli a posto da un punto di vista sismico, è anche un segnale politico, una bella risposta per chi si sente abbandonato da tempo». Questo tipo di interventi hanno riguardato palazzine ubicate a via Molicella, via degli Stadi, via Popilia e San Vito Alto e San Vito Basso.
«San Vito è riuscito comunque ad avere una concentrazione maggiore di interventi perché la riqualificazione ha riguardato anche l’intero quartiere perché siamo riusciti a intercettare finanziamenti che hanno consentito di rifare interamente i sottoservizi. Oltre i sottoservizi, siamo riusciti a migliorare anche l’accessibilità: parliamo di diversi chilometri di marciapiedi. Poi lo renderemo più sicuro perché saranno circa 800 i nuovi corpi illuminanti che andremo a realizzare».
Altro risultato che rivendica l’assessore Incarnato è quello di essere riusciti ad intervenire sul famoso ecomostro di via Cilea. Al posto dello scheletro, fermo da molti anni, verrà terminato il palazzo e saranno realizzati circa da 22 a 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Quindi è una bella risposta anche alle esigenze di abitazione in un periodo in cui i fondi per l’edilizia sociale sono davvero scarsi».
- Tags
- pina incarnato